Due chiacchiere con Parole di Burro in attesa dell’aperitivo letterario con Fenice In Pigiama
Da a Instagram a TikTok, da Milano a Napoli, Parole di Burro è riuscito ad attirare l’attenzione di migliaia di followers – e, ovviamente, anche di noi Fenici – grazie al modo originale e spiritoso con cui diffonde la sua passione per la lingua e per il teatro.
Parole di burro sarà a Napoli il 28/04/2022 per un “raduno” ai piedi della statua del sommo Dante ed incontrare così tutti coloro che, con passione e divertimento, supportano il progetto Parole di Burro.
Attendendo di poterlo finalmente conoscere di persona, lo abbiamo intervistato per voi.
Perché Parole di burro e chi si “nasconde” dietro questo nome?
Ho scelto questo nome perché la mantecatura della lingua passa dalla raffinatezza delle sue etimologie, dei giochi di parole o dei suoi stornelli. E poi perché mi piaceva da piccolo la canzone di Carmen Consoli.
Dietro Parole di burro si nasconde un uomo di 30 anni (che bello dire “uomo” e non “ragazzo”, la mia psicologa sarebbe fiera di me) che ha sentito l’esigenza di usare i social per esprimere le proprie sensazioni ed emozioni.
Come è nata l’idea di creare questa pagina e questa tipologia di contenuto?
L’idea è nata durante l’allestimento di uno spettacolo. L’ambiente era terribilmente noioso e mi sono accorto che anche sul palco si può diventare routinari e banali. È così che ho sentito l’esigenza di palesarmi al mondo e, allo stesso tempo, di “proteggermi” dalla realtà. Per questo motivo non ho scelto il mio nome.
Come scegli le parole del giorno e come realizzi i video per Parole di Burro?
Il 99% delle volte siete voi a scegliere le parole. Insomma, “voi” persone della mia vita. Parlando tirate fuori dei termini che mi fanno ridere e/o riflettere. I video nascono a volte spontaneamente e a volte richiedono uno studio dietro ogni parola. Tante altre volte, invece, sono entrambe le vie. Molteplici sono le vie delle parole di burro.
Tu sei un attore, quindi è lecito chiederti: qual è il ruolo che hai interpretato a cui sei più affezionato? E qual è, invece, il ruolo che vorresti da sempre interpretare?
Il ruolo interpretato a cui sono più affezionato è sicuramente Romeo, in “Romeo e Giulietta” al teatro Caboto a Milano nel 2017. Mentre mi piacerebbe interpretare Elle woods in “Legally Blonde” (che è una ragazza bionda e californiana) per i meno appassionati di Musical.
Oltre l’italiano, c’è un’altra lingua che ti affascina?
Sì, il greco antico.
Realizzando il successo che sta avendo in questi giorni, cosa speri diventi Parolediburro?
Un faro della lingua e del buon costume universale. No scherzo ovviamente. Non lo so, la risposta sincera è che non spero niente. Così funziona tutto meglio.
