Bridgerton: aspettando la seconda stagione

Bridgerton: aspettando la seconda stagione, commenti a caldo sulla prima stagione.

 

La seconda stagione di Bridgerton è in imminente uscita su Netflix e per l’occasione abbiamo recuperato tutti insieme la prima.

Ma prima di condividere un paio di commenti “a caldo” sulla serie, vorremmo fare un passo indietro. La serie è infatti la trasposizione di una saga letteraria di Julia Quinn.

La saga letteraria di Julia Quinn

Julia Quinn scrive di una famiglia inglese, i Bridgerton, dividendo narrativamente le vicende degli otto figli che compongono il nucleo familiare in otto volumi. Ogni volume ha, infatti, per protagonista un/a rampollo/a della famiglia con i propri “grattacapi” ed i propri “problemi di cuore”.

Ad aprire la narrazione è Daphne, la quarta figlia dei Bridgerton. Il primo volume si intitola “Il duca ed io”. Gli utenti di Netflix hanno, infatti, avuto modo di conoscere la famiglia attraverso gli occhi di Daphne. In particolare, a narrare le vicende del mondo “regency” di Bridgerton è una narratrice fuori campo sconosciuta a tutti ma che “sa tutto di tutti”.

Quest’ultima scrive una sorta di odierno giornale di gossip rivelando soprattutto la “vuotezza” del mondo della nobiltà.

In ordine i restanti volumi sono “Il visconte che mi amava” (il cui protagonista è Anthony, primogenito della famiglia a cui fa capo la seconda stagione in uscita prossimamente), “La proposta di un gentiluomo” (il cui protagonista è Benedict), “Un uomo da conquistare” (il cui protagonista è Colin). A questi seguono poi: “A sir Philip, con amore” (la cui protagonista è Eloise), “Amare un libertino” (la cui protagonista è Francesca). Infine, i volumi “Tutto in un bacio” e “Il vero amore esiste” con protagonisti i piccoli rampolli Hyacinth e Gregory.

A questi otto volumi si è poi data notizia segua un nono dal titolo esplicativo “Felici per sempre” che chiuderà definitivamente le vicende della famiglia Bridgerton e che vedrà entrare in campo la matrona di casa.

A questi otto volumi si dice che seguirà in futuro un nono dal titolo esplicativo
“Felici per sempre”, che chiuderà definitivamente le vicende
della famiglia Bridgerton e che vedrà entrare in campo la matrona di casa.

Per acquistare la serie letteraria: Bridgerton edita Mondadori

La serie tv: commenti a caldo sulla prima stagione

Ecco allora che, con netto ritardo, abbiamo recuperato insieme la visione della prima stagione. Pareri discordanti, grasse risate e disagio nella chat di whatsapp ed i best off dei commenti a caldo sulla visione.

Una cosa è certa: Shonda Rimes è la regina indiscussa di serie tv romance di intrattenimento. Che siano drammatiche come Grey’s Anatomy, oppure divertenti ed un po’ trash come nel caso di Bridgerton, infatti, Shonda regala sempre intrattenimento puro.

Una serie che è costruita perfettamente per quello che è il suo obiettivo: fare ascolti.Tutto – dai dialoghi agli anacronismi storici, dalla trama al setting valoriale, dall’oggettificazione del protagonista maschile fino alla caratterizzazione della protagonista femminile – è studiato nel minimo dettaglio sui gusti e le aspettative e i valori di un determinato target.

Da questo punto di vista il lavoro dei produttori è encomiabile, è come un puzzle in cui tutti i pezzi vanno perfettamente al proprio posto. E tutto fila liscio. È come un vestito cucito perfettamente su misura del suo pubblico.

Una serie che, se fai parte del target di riferimento o se ne capisci qualcosa di come si costruisce una serie su misura per un target di riferimento, non puoi non apprezzare. Altrimenti stacchi dopo 5’ dalla noia.

Giancarlo Di Stadio

Una serie che non si prende sul serio. Vuole intrattenere e ci riesce. È una commedia in costume che se si è nostalgici di Elisa di Rivombrosa è perfetta. Mescola una serie di elementi che di fatto sono vincenti.

Se vedrò la seconda stagione? Non credo, ma non mi precludo l’occasione di farlo a “scoppio ritardato”.

Mariachiara Leone

 

La prima stagione di Bridgerton è stata una ventata di aria fresca, un momento di leggerezza in un periodo particolare in cui cercavo semplicemente qualcosa per distrarmi. Come qualsiasi prodotto televisivo, ha senza dubbio i suoi “top” e “flop”.

Tra le note positive della serie ci sono i costumi meravigliosi che lasciano letteralmente sognare il pubblico, la sua bellissima colonna sonora (tra le migliori mai sentite finora in una serie televisiva) e, infine, il suo intrattenere con semplicità e senza troppe pretese. Tra le note negative, invece, ci sono i personaggi un po’ troppo piatti, che lasciano ben poco allo spettatore, e la trama prevedibile.

Agnese Naselli (Instagram @attraversalibri)

Tra un salto dalla modista, un giro in carrozza e un ballo, Bridgerton ci mostra un microcosmo pulsante di vita, di passione, ma anche profondamente maschile e patriarcale, in cui alle donne non è concessa molta libertà di movimento.

Una tematica importante della serie è il sesso, dall’autoerotismo alla sua accezione procreativa. Anche sa già altre serie avevano portato sullo schermo la pratica della masturbazione femminile (da Sex&TheCity, a Streghe a Fleabag), è interessante notare che venga affrontata anche in una serie come Bridgerton, di genere romance e rivolta a un vasto pubblico: in questo modo, viene mostrato un argomento considerato, ancora oggi, tabù – come anche le mestruazioni – e che nella serie viene affrontato con delicatezza e tranquillità, senza richiami alla sfera religiosa o morale, ma come atto per conoscere meglio se stesse e procurarsi piacere.

Nonostante alcuni difetti, Bridgerton resta una serie godibile per gli amanti del genere romance netflixiano.

Maria Castaldo (clicca qui per leggere l’articolo completo)