Dieci storie d’amore d’arte e letteratura

di Matilde Maione e Mariachiara Leone

Galeotte furono l’arte e la letteratura che potenti unirono scrittori ed artisti in storie d’amore che sono diventate mito. Da Virginia Woolf a Patti Smith, dieci storie d’amore d’arte e letteratura.

Sono moltissime le storie d’amore tra artisti e letterati che sono entrate nell’immaginario collettivo.

Basta citare Frida e Diego oppure i coniugi Fitzgerald per avvalorare quanto detto fin qui.

Dieci storie d’amore d’arte e letteratura che hanno fatto sognare il grande pubblico.

ROBERT MAPPLETHORPE E PATTI SMITH

Un incontro fortuito in un parco di New York nel 1967, comincia così la storia di due artisti senza tempo. Lui diventerà uno dei più importanti fotografi al mondo, lei una delle protagoniste del rock americano.

Due anime inquiete che si conoscono per caso creando un sodalizio unico, di amore prima e di amicizia poi.

Patty Smith ha raccontato la loro storia in un bellissimo libro intitolato “Just Kids” (soltanto ragazzini).

SONG DONG E YIN XIUZHEN

Due artisti che da quando si sono incontrati la prima volta non si sono mai più separati.

La serie “Chopsticks” (Bacchette), è una delle più suggestive e significative del loro lavoro collettivo.

Le bacchette sono “una coppia di due. Esistono indipendentemente, ma lavorano in sincrono” (Yin Xiuzhen)

ROBERT RAUSCHENBERG E JOHN CAGE

Maggio del 1951, alla Betty Parsons Gallery di New York c’è una personale del pittore Rauschenberg.

È lì che si incontreranno per la prima volta. Rivoluzionari nei loro rispettivi campi: l’arte e la musica contemporanea.

Non compresi, quando Rauschenberg presentò delle tele bianche alla sua personale, Cage, ispirato dal suo lavoro (che capì intimamente come nessuno fece), mise in opera il “silenzio”.

Entrambi volevano dimostrare che non esiste una tela completamente bianca, pura ed immacolata, come non esiste il silenzio assoluto.

GEORGIA O’KEEFFE E ALFRED STIEGLITZ

Anche per questi due artisti, l’incontro fu in una galleria di New York, la Gallery 291 del fotografo Alfred Stieglitz.

Georgia O’Keeffe, giovane pittrice nel Wisconsin che nel 1908 mise piede in quella galleria determinata a far fiorire la sua arte.

Fu proprio Stieglitz ad aiutarla a trasformarsi da pittrice amatoriale in un’artista affermata facendo entrare per la prima volta una donna all’interno del sistema commerciale americano.

GILBERT & GEORGE

Gilbert Prousch e George Passmore si sono incontrati al St. Martin’s School of Art di Londra frequentando il corso di scultura.

Fin dagli esordi amano provocare e scuotere sia la critica sia l’opinione pubblica.

I loro primi lavori sono soprattutto performance, in cui si presentano spesso con la faccia e le mani dipinte d’oro, a sostegno dell’idea che gli artisti debbano entrare in campo personalmente per ciò che producono.

È uno tra i sodalizi più duraturo ed incantevole della storia dell’arte.

JEAN-PAUL SARTRE E SIMONE DE BEAUVOIR

Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir si conobbero nel 1929 in uno dei tanti seminari sulla filosofia alla Sorbona di Parigi.

Da quel momento la loro storia è durata ben 51 anni.

“Una relazione atipica ma indissolubile: non hanno mai vissuto sotto lo stesso tetto, non hanno mai promesso reciproca fedeltà l’un l’altra e non hanno mai lesinato dispute piuttosto accese, rifiutando il matrimonio e tutti quei doveri coniugali ad esso connessi”.

VLADIMIR E VERA NABOKOV

La loro storia è quanto di più lontano oggi giorno ci si possa immedesimare. Tanto da dare il nome ad una sindrome: La sindrome di Nabokov, ovvero l’asservimento totale ad un’altra persona.

In questo caso un disordine dato dall’illusione che le priorità maschili siano più importanti di quelle femminili, l’idea o la pretesa che le donne debbano occuparsi degli uomini assumendo per loro un ruolo segretariale.

Il punto non è quanto Vladimir abbia avuto bisogno di Vera e fosse prioritaria nella sua vita, ma della motivazione dietro la libera scelta di una donna indipendente e piena di risorse di occuparsi di lui con sovraumana dedizione.

Pilastro economico della famiglia dopo una profonda crisi, è stata madre, maestra, segretaria, giornalista e soprattutto una grande traduttrice, oltre che assistente, copista, bibliografa, critica, agente e autista.

Non aveva bisogno di nessuno e voleva proteggere il suo amore più grande. Era indipendente e quello che faceva per Nabokov, lo faceva solo per scelta.

JANE E KURT VONNEGUT

Jane Cox fu per Kurt Vonnegut musa, editor e agente. Si dice che sia solo grazie a lei se Kurt è diventato uno scrittore.

Lui pessimista ed incerto sul suo “talento” da sempre, come si può leggere nelle loro corrispondenze mentre era arruolato nell’esercito.

Le scriveva spesso e di continuo si arrovellava sul suo futuro. Jane pensa bene di impegnarsi anima e corpo a farlo diventare uno scrittore di successo.

GERTRUDE STEIN E ALICE TOKLAS

Si incontrarono nel 1907, s’innamorarono e la loro relazione durò tutta la vita. Andarono a vivere insieme nel 1909.

Alice divenne la più grande sostenitrice della Stein, divenne la sua dattilografa ma fi fatto anche manager e musa.

Il loro amore fu intensissimo nonostante la dominanza e l’infedeltà della Stein nella coppia. Conoscevano tutto l’uno dell’altra, così bene tanto che la Stein scrisse l’Autobiografia di Alice Toklas al posto suo, come a suggerire che erano la stessa cosa.

VIRGINIA E LEONARD WOOLF

La loro è stata una storia d’altri tempi, quando il coraggio, la forza d’animo ed un vero legame tra due persone permette di vivere un amore eterno.

Leonard sapeva benissimo di amare una donna fragile e malata, ma mai ha pensato di allontanarsi da lei, anzi è stato la sua ancora, la sua forza, l’amore della sua vita.

Vivere accanto a una donna che è travolta da un dolore immane – amarla, nonostante questo, nonostante neanche lei riesca ad amarsi – è l’impresa più ardua che un essere umano possa intraprendere.

Il mondo è costellato di storie che sfidano ogni logica, ogni limite sociale, che trascendono spazio e tempo continuando a ricordare all’uomo che al di là delle proprie capacità, dei propri talenti, è la relazione gli uni con gli altri il vero capolavoro che si lascia ai posteri.

Foto in copertina di Robert Mapplethorpe.