Libri sul Vietnam: novità in libreria che vorremmo leggere!

PPerLibri sul Vietnam: novità in libreria che vorremmo leggere! Quali sono le uscite in libreria sulla letteratura vietnamita da non lasciarsi scappare.

Sono tanti i libri sulla letteratura vietnamita che come gruppo di lettura vorremmo recuperare. Abbiamo per cui pensato di condividere la nostra “lista desideri” con voi, aiutati anche dalle segnalazioni fatte dal blog Tutto Vietnam che vi invitiamo calorosamente a seguire.

OK!LET’S GO!

1. Costruisci la tua casa intorno al mio corpo di Violet Kupersmith

Costruisci la tua casa intorno al mio corpo

Con la sfida di lettura “Vietnam letture book club 2023”, vogliamo tanto recuperare questa nuova uscita, targata NN editore. Titolo estremamente accattivante, scelta quanto mai azzeccata per il mese di marzo (con la giornata dei diritti delle donne ecc.).

Trama:

Winnie ha vent’anni e dagli Stati Uniti si trasferisce in Vietnam, il paese del padre, per insegnare inglese e anche per trovare la sua strada, in un luogo dove spera di sentirsi più accolta. Ma a Saigon le cose non vanno nel verso giusto: Winnie è negligente al lavoro, non stringe amicizie, beve troppo e tende a nascondersi, a sottrarsi alla vista degli altri, finché la città diventa un labirinto in cui si perde fino a scomparire, in modo misterioso. Però in Vietnam niente scompare davvero: lo sa Long, che si mette alla ricerca di Winnie, e lo sa anche Tan, che invece vive nel terrore del ritorno di Binh, la ragazza che ha sempre amato. Dalle loro vicende si dipanano fili sottili che ricostruiscono l’identità di un paese spezzato e cangiante, dove l’irrazionale irrompe nel quotidiano e il passato rinasce nel presente, robusto come le radici dell’albero della gomma.

Incipit per curiosi:

Qualcosa si stava muovendo tra i cespugli davanti all’aeroporto di Tan Son Nhat. Era l’una del mattino e Winnie era scesa dall’aereo da venti minuti. Il suo volo era stato trattenuto ad Hong Kong da un temporale estivo, perciò il programma che aveva studiato a tavolino era saltato fin dal principio.

2. Il tempo è una madre di  Ocean Vuong

Altro titolo che incuriosisce moltissimo è sicuramente il nuovo lavoro di Ocean Vuong, celebre autore di “Brevemente risplendiamo sulla terra”. Autore americano di origine vietnamita torna in libreria, edito Guanda, a poco tempo dalla morte della madre, interpretandone la perdita attraverso il mezzo che lo contraddistingue: la poesia.

Questa infatti è una raccolta di poesie che…

Trama:

In questa raccolta profondamente intima, Ocean Vuong viaggia nella memoria, attraverso il tempo e le esperienze vissute. Il punto di partenza è costituito dalla perdita della madre e dalla dolorosa elaborazione del lutto. Spostandosi fra i ricordi, e in sintonia con i temi del suo romanzo “Brevemente risplendiamo sulla terra”, l’autore ci parla del significato della famiglia, delle sue origini vietnamite, del paradosso di essere il prodotto di una guerra americana pur vivendo in America. Originali e incisive, le poesie di Vuong raccontano non solo del suo complesso rapporto con l’amatissima madre, ma anche delle dipendenze, della discriminazione, di vite contraddittorie e frammentate che tuttavia conservano la loro bellezza e unicità; colpisce l’attenzione riservata al dettaglio, all’oggetto di uso quotidiano, al particolare che ai più sfugge. Nonostante una grande intensità evocativa, i versi non sono privi di ironia, spesso tagliente, e sperimentano sia con il linguaggio che con la forma. Tenero, coraggioso e coinvolgente, l’autore di Cielo notturno con fori d’uscita si appella al potere salvifico della poesia per proiettarsi verso il futuro, verso la vita.

L’autore in prima persona per incuriosire il lettore: Ocean Vuong

3. Matterhorn di Karl Marlantes

Attentissimi alle uscite che riguardano la Guerra del Vietnam, non potevamo non segnare la nuova traduzione (ad undici anni dalla prima ed. italiana), di Matterhorn, relativa appunto alla suddetta pagina di storia contemporanea, attraverso la lente della rielaborazione della sindrome post traumatica da stress dei marine americani ritornati a casa.

Edito Solferino, infatti, questa nuova edizione potrebbe far gola a tutti coloro che vogliono affrontare l’argomento, complesso ed ostico della Guerra del Vietnam, alternando saggi che possano essere volti a formare una propria idea critica sull’argomento.

Trama:

Vietnam, 1969. Il tenente Mellas ottiene il suo primo incarico di responsabilità presso la Compagnia Bravo, 24° Reggimento, Quinta Divisione dei Marines. È ambizioso, giovane come e più dei soldati che ha l’incarico di comandare, lì al confine con il Laos. I nemici da sconfiggere non sono soltanto i «musi gialli» del NVA che popolano tutti i sogni di gloria dell’esercito. C’è la pioggia incessante, che penetra fino all’ultimo strato di mimetiche impossibili da asciugare. C’è la giungla, un inferno verde indifferente alla battaglia che si combatte palmo a palmo tra le sue fronde. C’è la nebbia, che impedisce l’atterraggio degli elicotteri con i rifornimenti. Ci sono la fame, la sete, il sonno, la fatica. Ci sono tigri che reclamano il proprio pasto, e sanguisughe a risalire corpi già martoriati dall’ulcera tropicale, dalle vesciche, dal piede di trincea. Ci sono i cadaveri, da trasportare a spalla mentre si decompongono. E i lamenti di feriti, compagni cui si promette un «medevac», un’evacuazione d’emergenza, anche sapendo che non ci sarà. C’è la pietà per gli amici perduti e il senso di colpa di chi resta, grato a un Dio cieco per essere stato risparmiato fino alla prossima missione. Intorno, mortai razzi mitragliatrici fucili proiettili esplosivi mine, trincee da scavare, bunker da costruire, zone di atterraggio da preparare, pattuglie, imboscate da tendere e scongiurare, marce interminabili che seguono gli ordini e i contrordini dei comandanti, riuniti a bere whisky intorno alle «tavole tonde e quadrate» dei quartier generali, là dove costruiscono le loro carriere. E infine, le granate che fanno più male, quelle esplose sotto una branda, innescate dall’odio di chi non dimentica che, pur al fronte, pur rischiando la vita e tenendo alto l’onore, non smette mai di essere «un nero».

Incipit per i curiosi:

Sotto le grigie nuvole monsoniche, Mellas si trovava nella striscia di terreno sgombro fra il limitare della giungla e la relativa sicurezza della recinzione di filo spinato. Cercò di concentrarsi sulla conta degli altri tredici marines della pattuglia, che stavano riemergendo in fila indiana dalla vegetazione, ma era sfinito, e non fu impresa facile. Provò anche, senza successo, a ignorare l’odore della merda galleggiante nelle fosse semipiene che fungevano da latrina a cielo aperto e che incombevano su di lui, appena dietro la recinzione.

Curiosità sull’autore

Ultimamente sul numero #581 dell’inserto del Corriere laLettura, è apparso un testo inedito dell’autore proprio a corredo dell’uscita in libreria della nuova traduzione di un romanzo tra i più letti sul tema in Italia.

4. Dien Bien Phu. True end 1 di Nishijima Daisuke

Edito BAO Publishing, altra uscita ghiotta in libreria è Dien Bien Phu. Un fumetto molto particolare che alle spalle ha una storia, editoriale e creativa, abbastanza travagliata. L’autore, Nishijima Daisuke pare infatti aver trascorso anni ed anni a rimaneggiare la storia di Dien Bien Phu, fino a quando decide di farla uscire a puntate sulla rivista Ikki. Insoddisfatto però del finale, l’autore pubblica, con l’editore Futabasha, una trilogia di volumi per concludere la storia andando ad apportare quello che riteneva creativamente il “vero finale” di Buen Bien Phu.

Ad ogni modo in Italia il manga sulla guerra in Vietnam è edito completo e con il finale previsto dall’autore. Insomma, un modo alternativo per recuperare il tema ma con modalità di lettura differenti.

Trama:

Un giovane reporter dell’esercito USA, di origine giapponese, si ritrova a Saigon nel 1965, e non è pronto a ciò che trova: il rapporto con la catena di comando, con la popolazione locale, e la strisciante sensazione di aver assistito a qualcosa di portentoso e soprannaturale, che cambierà la sua vita. Nishijima Daisuke crea un affresco complesso, allo stesso tempo naif, realistico e problematico, degli albori di uno dei conflitti più ingiusti dell’età moderna, raccontandolo da un punto di vista assolutamente inedito.

Volume di quasi trecento pagine, per un debutto strepitoso. Serie di dieci volumi, completa. Cadenza delle uscite italiane: bimestrale.