Marvel: la FASE4 è iniziata col botto!

di Annarita Farias

Marvel: la Fase4 è iniziata col botto! “WandaVision” e “Falcon and the Winter Soldier”, le prime due serie dell’MCU che aprono l’attesa Fase4

Sembra giusto ieri che eravamo tutti in sala – con lo sguardo fisso sul grande schermo, i lacrimoni ed il cuore in mano – per assistere alla battaglia finale contro Thanos.  Eppure, Avengers Endgame usciva nei cinema di tutto il mondo il 24 aprile di due anni fa, mettendo “un punto e a capo” ad un’epica avventura cinematografica di circa undici anni.

È vero, c’è del melodramma in queste parole (con tanto di colonna sonora di Alan Silvestri), ma la verità è che, nonostante la Fase4 del Marvel Cinematic Universe sia iniziata col botto, nessuno di noi ha davvero superato gli eroi che abbiamo dovuto salutare in quell’“ultima battaglia”.

Fase4: ciò che resta dopo il BLIP

Con l’arrivo delle miniserie Wandavision e The Falcon and the Winter Soldier , ci si è resi conto come pubblico di non essere i soli ad aver avuto difficoltà a lasciare andar via i propri affetti. Dopo il BLIP (ovvero dopo la resurrezione collettiva avvenuta grazie al recupero delle gemme dell’infinito e poi allo schiocco di Hulk) il mondo è cambiato: da una parte, gli Avengers tentano di superare, come possono, i lutti subiti; dall’altra parte, il resto della popolazione è fortemente divisa tra chi non è mai scomparso e chi, invece, è ricomparso dopo 5 anni di oblio.

La Fase4, dunque, è iniziata dal punto preciso in cui si è conclusa la precedente: Thanos è stato finalmente sconfitto, i nostri eroi (o almeno, quelli sopravvissuti) sono tornati a casa e il mondo cerca di raccogliere i pezzi rimasti e di “riequilibrarsi”.

WandaVision

Prodotta da Kevin Feige (presidente di Marvel Studios) e diretta da Matt Shakman, WandaVision ha debuttato il 15 gennaio 2021 in esclusiva sulla piattaforma streaming Disney+. La serie è composta da nove episodi di circa 40min e si sviluppa su due storyline che iniziano a fondersi a partire dal sesto episodio.

La prima storyline racconta il trasferimento di Wanda (Elizabeth Olsen) e Vision (Paul Bettany) nella ridente cittadina di Westview, intrappolata in un universo anni ’50 e in bianco e nero. Qui iniziano una nuova vita da perfetti neo sposini: Vision lavora come contabile e Wanda è la perfetta moglie casalinga. Tutto ciò mentre cercano di farsi nuovi amici, nascondendo le loro vere identità ed i propri superpoteri. Cosa si racconta nella seconda storyline? Beh, cosa avviene fuori Westview… nei giorni nostri e sotto gli occhi vigili dello S.W.O.R.D. (Sentient World Observation Response Department).

“Questa è la nostra casa, ora. Ci dobbiamo integrare.” – Wanda Maximoff, WandaVision

WandaVision non è stato solo il primo prodotto Marvel ad aprire le danze alla Fase4, ma anche un esperimento seriale che ha conquistato i fans di tutto il mondo. Fin dal primo episodio, la serie dimostra di avere qualcosa in più dei suoi predecessori: la struttura degli episodi richiama, in puro stile marvelliano e con tanto di pubblicità subliminali, un chiaro omaggio alla storia delle sitcom americane. Dagli anni ’50, episodio dopo episodio, la cittadina di Westview viaggia fino ai giorni nostri, con tanto di rimandi a The Dick Van Dyke Show (anni ‘50), Vita da strega (anni ‘60), La famiglia Brady (anni ’70), Malcolm (anni 2000), The Office (2005) e Modern Family (2010).

Oltre questa particolare scelta stilistica, si aggiunge una narrazione “in divenire” che segue soprattutto il percorso psicologico di Wanda e la sua origin story. Si scava, allora, nel suo passato più lontano, della sua infanzia a Sokovia e del doloroso trauma familiare, e nel suo passato più recente, in cui è racchiusa la risposta alla domanda: come Wanda Maximoff è diventata Scarlet Witch (“La strega scarlatta”)?

The Falcon and the Winter Soldier (TFATWS)

Dal prodotto meta-televisivo e stratificato di WandaVision, che tanto strizza l’occhio al cult The Truman Show,  si ritorna poi con i piedi per terra con la seconda miniserie della Fase4: The Falcon and The Winter Soldier. Diretta dalla regista Kari Skogland – con Malcolm Spellman come capo sceneggiatore – TFATWS ha debuttato ufficialmente su Disney+ il 19 marzo 2021 ed è composta da sei episodi di circa 50min.

Se in WandaVision le scene d’azione tra “supereroi vs villains” sono ridotte all’osso, e concentrate nell’ultima e grande battaglia di fine serie; in TFATWS, invece, si può dire che sono proprio i combattimenti corpo a corpo a scandire il tempo della narrazione. Ma questa non è l’unica differenza, tra una serie e l’altra il pubblico si sposta da una visuale interna e personale ad una esterna e più estesa: in altre parole, ciò che accade in WandaVision è strettamente circoscritto alla cittadina Westview, ma ciò che accade in TFATWS è… di portata globale.

La storia recupera la complessa atmosfera, intrisa di dinamiche politiche e sociali, di Captain America: The Winter Soldier. Sam Wilson (Anthony Mackie) e Bucky Barnes (Sebastian Stan) hanno ora due gravi problemi da risolvere: il primo riguarda il retaggio dell’eroica figura di Capitan America; ed il secondo, ancor più grave, ha il nome di Flag Smasher, un gruppo di terroristi capitanati da Karli Morgenthau. Quest’ultima è una giovane donna che – dopo aver perso tutto con il BLIP e sentendosi abbandonata dai poteri governativi – crea un movimento rivoluzionario e radicale, riassunto nel mantra “ONE WORLD, ONE PEOPLE” (“Un mondo, un popolo”), composto da un gruppo di pericolosi e disillusi supersoldati.

“Solo perché porti quello scudo, non significa che sei Capitan America.” – Bucky, TFATWS

Al di là della trama principale, TFATWS si concentra soprattutto su chi sarà ora il nuovo Capitan America. In Endgame, prima della sua dipartita, Steve Rogers (Chris Evans) affidò lo scudo all’amico Sam, dando un chiaro esempio dell’idealismo del buon vecchio Rogers: idealismo perché sa che l’America ha bisogno di un nuovo Capitan America… ma non è consapevole del fatto che forse non è pronta ad averne uno nero.

Si riparte dal risanare le ferite

Accanto a tutte le differenze che dividono queste due serie, c’è una tematica centrale che le accomuna e ne determina la coerenza: l’elaborazione del lutto. Un’elaborazione che passa dalla negazione fino alla consapevolezza e all’accettazione. Un processo che non solo ha avvicinato molto i personaggi ai fans Marvel, umanizzandoli nel loro dolore, ma ha anche dato la possibilità di conoscere quegli eroi che finora erano stati presentati più come co-protagonisti che protagonisti veri e propri, nella loro totalità. 

Le serie WandaVision e The Falcon and The Winter Soldier – nella loro trasformazione da cinecomic a sitcom – non hanno deluso le alte aspettative del pubblico. Anzi, la scrittura, ricca di dialoghi brillanti ed ironici, riesce ad intrattenere col fiato sospeso fino la fine e a ricreare quel complesso worldbuilding  che è l’Universo Marvel.

Fase4: Cos’altro ci aspetta? Abbiamo appena iniziato

Il 3 maggio la Marvel Studios ha celebrato i film del proprio universo dando uno speciale anticipo dei prossimi lungometraggi della Fase4:

  • Black Widow (LUGLIO 2021)
  • Shang-Chi e la leggenda dei dieci cerchi (SETTEMBRE 2021)
  • Gli Eterni (NOVEMBRE 2021)
  • Spider-Man: No Way Home (DICEMBRE 2021)
  • Doctor Strange and the Multiverse of Madness (MARZO 2022)
  • Thor: Love and Thunder (MAGGIO 2022)
  • Black Panther: Wakanda Forever (LUGLIO 2022)
  • The Marvels (NOVEMBRE 2022)
  • Ant-Man and the Wasp: Quantumania (FEBBRAIO 2023)
  • Guardiani della Galassia Vol. 3 (MAGGIO 2023)

“Il mondo può cambiare ed evolversi, ma c’è una cosa che non cambierà mai: siamo tutti parte di una grande famiglia.” – Marvel (Disney)