Musei Pop giapponesi: l’arte dell’animazione

Musei Pop giapponesi: l’arte dell’animazione. Il Museo Ghibli a Tokyo e il Museo Suginami.

Il Giappone è un Paese tutto da scoprire nel quale si mescolano tradizioni e cultura pop con percorsi ed itinerari incentrati sull’arte dell’animazione.

Tokyo: Museo Ghibli

Hayao Miyazaki, maestro dell’animazione giapponese, ha progettato un edificio che celebra i sui lavori nel quartiere di Kichijoji , vicino al Inokashira Park .

L’iconico Studio d’animazione Ghibli ha un museo tutto dedicato all’arte della cinematografia d’animazione che affascina visitatori di tutte le fasce d’età.

Ad accogliere i fruitori l’immancabile Totoro, il famoso vicino di casa che accompagna nell’entrata del “mondo dei sogni” che è il Museo Ghibli. 

Un Museo Pop che raccoglie i lavori, tra cui disegni, bozzetti, prototipi ecc…, appartenenti allo Studio Ghibli a partire dai primissimi lavori.

 

Uno degli elementi più particolari presenti nel Muse è una scala a chiocciola su cui proiettati ciclicamente ci sono i corti dello Studio.

Altri ambienti del tutto particolari sono: un ufficio pieno zeppo di libri consultabili e per i più piccoli, c’è il gatto-bus, icona dei bambini.

Sul tetto invece vi è un gigantesco robot, la sentinella che come un kami  “veglia sul museo”.

Altra tappa imprescindibile è il Museo dell’animazione di Suginami

Suginami: Museo dell’animazione

credi: Suginami animation museum

La storia dell’animazione giapponese è tutta concentrata all’interno di questo museo sito nel quartiere dell’animazione : Suginami.

 “Il Suginami Animation Museum propone una ricca collezione di documenti sul cinema d’animazione. All’ingresso, un opuscolo in inglese permette di dare un’occhiata alla storia dell’animazione giapponese, tracciata sin dalle sue origini…”

Un vero è proprio scrigno delle meraviglie ad ingresso gratuito che, nonostante le piccole dimensioni cela in sé la storia di come si è passati dalla matita al computer.

Una delle cose più interessanti per quanto riguarda allestimento e divisione degli ambienti è che si è scelto di porre al centro dell’edificio un muro su cui vi sono apposte le dediche e le firme dei mangaka che hanno fatto la storia della cultura pop giapponese, passati al museo per conferenze e workshop.

Vi è poi una divisione particolare degli ambienti che riproducono zone di lavoro tipiche degli illustratori ed animatori che fungono da postazioni per i visitatori che potranno provare il “brivido” di essere tali per qualche ora.

“Gli apprendisti animatori possono partecipare a dei laboratori di colorazione. Ma la grande attrazione del museo permette di entrare completamente nella pelle di un animatore. Aiutati dalle spiegazioni del personale, i visitatori disegnano le cinque tappe del movimento”

Fonte:

-japan experiance