Musei sudamericani: il MAC di Lima

Musei sudamericani: il MAC di Lima. Capitale del Perù, Lima è una delle città più grandi del Sudamerica e offre al visitatore d’arte uno dei musei più interessanti dell’America Latina.

Musei sudamericani e la loro ricchissima offerta culturale/artistica affascinano studiosi, ricercatori ed amati dell’arte tutta. Sicuramente uno dei musei più interessanti del panorama latinoamericano è il MAC di Lima. Scopriamolo insieme!

MAC: Museo di Arte Contemporanea di Lima 

Fondato nel 2013, il Museo di Arte Contemporanea di Lima (MAC Lima ) rappresenta uno degli enti tra i più interessanti nel panorama dei musei del Sudamerica. Rappresenta una esperienza unica per il visitatore ed una ricchezza per il territorio. Il MAC raccoglie infatti una serie di reperti artistici della traduzione artistica del Perù tra moderno e contemporaneo.

Esso infatti è l’unica istituzione dedicata esclusivamente alla promozione, ricerca e diffusione delle pratiche artistiche contemporanee in Perù. Si trova a Barranco, un quartiere tradizionale, culturale e cosmopolita. Nelle sale del MAC oltre all’allestimento permanente della sua collezione di arte latinoamericana moderna e contemporanea, vi sono stabilmente mostre temporanee di artisti emergenti e affermati.

Oltre che un sito curatissimo ed uno staff di prim’ordine, il museo possiede al suo interno un ricchissimo programma educativo (Servizio Educativo Museale) regolare che promuove l’incontro, la partecipazione, il pensiero critico, il divertimento e la creazione.

Dal punto di vista strutturale, il museo è “racchiuso” da una architettura industriale circondata da una terrazza e da un parco dove si svolgono eventi, spettacoli e molteplici espressioni artistiche.

Il MAC Lima vuole inoltre essere un’istituzione articolata con il suo ambiente urbano e con le sensibilità e i dibattiti del suo tempo, alleata con la comunità artistica e aperta alla diversità del pubblico.

LA COLLEZIONE DEL MAC: focus!

All’interno della collezione permanente del MAC di Lima vi è anche la collezione originale dell’Istituto di Arte Contemporanea (IAC) Essa comprende opere dal 1950 al 1970 di artisti rappresentativi peruviani e latinoamericani.

Dopo l’edificazione del Museo, la collezione si è infatti ampliata con opere acquisite attraverso donazioni e prestiti. Tutto ciò ha permesso di ampliare il panorama dell’offerta museale del museo latinoamericano circa l’arte moderna e di aprire strade verso la produzione contemporanea. Ponendosi tal volta anche come committente selezionando artisti emergenti e/o affermati del Paese il Mac entra nella scia di quei musei che sono imprescindibili da visitare per comprendere “in che direzione” sta virando l'”arte dell’oggi”, del qui ed ora che è già un passato da tutelare, valorizzare e preservare ai posteri.

Se si è poi appassionati nello specifico dell’arte peruviana questo museo è tappa “obbligata”. Questo perché la collezione comprende maestri dell’arte peruviana come Ramiro Llona, ​​​​José Tola, Sonia Prager, Elda Di Malio, Enrique Polanco, Fernando de Szyszlo o Eduardo Eielson, nonché i latinoamericani Beatriz González, Carlos Cruz Diez, Jesús Rafael Soto, René Portocarrero, Antonio Seguí o Wifredo Lam, tra gli altri.

Vale la pena poi evidenziare un gruppo significativo di influenti artisti peruviani nell’arte d’avanguardia come Claudia Coca, Kukuli Velarde, Patricia Bueno e Angie Bonino. Un gruppo tutto da esplorare, studiare, seguire ed amare a cui dedicare sicuramente approfondimento a parte su queste sponde.

Mostre interessanti da non perdere: “La resistenza della spazzola”. La pittura, il popolare e il nazionale

Jorge Documet, ‘ Fiesta de la Candelaria ‘ (2021), acrilico su tela.

Nella pittura dell’Antico Perù, che possiamo conoscere attraverso la ceramica, i murales nei centri cerimoniali e l’arte tessile, non è frequente la rappresentazione della realtà in modo figurativo, ma piuttosto la sintesi e l’interpretazione astratta delle diverse visioni del mondo.

Con l’arrivo degli spagnoli e l’imposizione dei loro immaginari nel periodo della Conquista, la pittura divenne un importante strumento di evangelizzazione, attraverso immagini identificabili di motivi religiosi, tipologie e luoghi locali.

Nel tempo, nuove tecniche e supporti sono diventati popolari tra i praticanti della pittura, allontanandosi infine dai codici della Chiesa. La pittura e la grafica popolare emersero così in popolazioni diverse quando i pittori iniziarono a rappresentare scene della loro vita quotidiana.

A metà del XX secolo si sono creati nuovi agglomerati urbani a causa delle crescenti ondate migratorie dalla campagna alla città. La tradizione della pittura cessò di essere rurale o contadina e si trasformò in supporti come: carrozzerie, insegne, pannelli, tele e altri formati pubblicitari.

Da allora ad oggi, nei diversi luoghi in cui emergono laboratori di pittura popolare, le loro immagini vengono create e consumate quotidianamente, senza distinzioni gerarchiche o attributi ideologici; fa parte della vita stessa e delle relazioni interpersonali, e risponde anche ai bisogni di sopravvivenza delle popolazioni. È un fenomeno che ha suscitato l’interesse di intellettuali e collezionisti, e che alimenta dibattiti intorno alle pratiche private e alle politiche pubbliche che lo guardano e lo definiscono.

Attualmente, la pittura e la grafica popolare partecipano all’identità visiva del Perù. Dopo due secoli di costruzione degli immaginari simbolici che definiscono i possibili significati dell’identità peruviana, abbiamo chiesto a 77 artisti di diverse regioni di illustrare icone storiche e popolari.

La selezione di questi nomi si è basata sulla rilevanza che hanno nel loro ambiente sociale, sostenendo e stabilendo tradizioni, formando laboratori e ispirando futuri pittori nella loro regione. Ognuno interpreta l’immaginario locale, con il suo aspetto caratteristico e le proprie risorse tecniche. Alcuni sono professionisti accademici, altri formati dal patrimonio e dalla tradizione.

Questa mostra si concentra sulla molteplicità delle forme di espressione artistica che si verificano contemporaneamente in un territorio ampio e complesso. Vogliamo così rendere visibili i creatori che, colpiti dal peso simbolico del Bicentenario e dalla tragedia della pandemia, persistono nella loro vocazione e realizzano la sopravvivenza della loro arte.

Spada Alinder

La mostra sarà visitabile fino al 14 agosto del 2022.

Fonti: –collezione permanente MAC Lima