Toshikazu Kawaguchi: la caffetteria speciale

Toshikazu Kawaguchi: la caffetteria speciale. Finché il caffè è caldo e Basta un caffè per essere felici.

Scrittore giapponese contemporaneo, amato in tutto il mondo per la serie di romanzi Finché il caffè e caldo e Basta un caffè per essere felici, Toshikazu Kawaguchi si è fatto strada all’interno del panorama letterario giapponese.

Una serie di libri il cui personaggio principale è la caffetteria speciale aperta da più di cento anni in Giappone.

Leggende vengono sussurrate tra i vicoli del quartiere dove la caffetteria risiede. Una in particolare, la possibilità di rivivere un momento della propria vita che si vuole cambiare.

Come? Sedendosi ad un tavolo speciale su di una sedia ben precisa e attendendo la propria tazza di caffè che non dovrà mai freddarsi perché…

Regole ferree vigono infatti all’interno della caffetteria e chiunque voglia viaggiare nel tempo (della propria vita) deve attenersene rigorosamente altrimenti…

Più che romanzi, i due volumi rappresentano una raccolta di racconti di clienti (e personale che gestisce la caffetteria secolare) che hanno gustato un caffè in un determinato momento della loro vita tra passato, presente e futuro.

Moltissimi sono stati i lettori che si sono lasciati avvolgere dalla magia della narrazione e ne hanno apprezzato la leggerezza e profondità.

Altri invece hanno tracciato l’autore di “giocare facile” visti i tempi difficili tanto quanto fatto dalla francese Valerie Perrin con il suo “caso letterario” Cambiare l’acqua ai fiori.

Lasciando indietro opinioni e passa parola tra lettori, questi due volumi sono un toccasana emotivo ed una cura contro il pessimismo in cui si è costantemente immersi nella vita di tutti i giorni.

Fumiko, Kotake, Kei ed Hirai ma anche Yukio, Katsuki, Gotaro e Kiyoshi; tutte le loro storie concorrono a rendere la caffetteria speciale di Kawaguchi, un luogo in cui ognuni lettore può fare i conti con i propri rimpianti e macigni.

Una lettura a più riprese che concede al lettore la piacevolezza della struttura narrativa di una raccolta di racconti e l’ingrediente tipico delle narrazioni lunghe.

La (per adesso) duologia di Kawaguchi, è un caldo abbraccio letterario che spinge a perdonare e perdonarsi per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio ad un nuovo inizio.

Siete dunque tutti invitati ad accomodarvi al tavolino che vi attende ma attenzione: il passato in quanto tale non può essere cambiato. Siete disposti ad affrontarlo ugualmente?