Aspettando la seconda stagione di TharnType!

di Mariachiara Leone

Thailandia. All'interno di un dormitorio universitario si consuma un vero e proprio "dramma".

Lakorn del 2019, TharnType è una serie tv trasposizione del romanzo web della scrittrice Orawan Vichayawannakul in arte MAME.

Mame visto l’enorme successo riscontrato sul web del suo romanzo yaoi è stata coinvolta in prima persona nella realizzazione della sceneggiatura della serie.

Ma di cosa parla TharnType e perchè è uno dei Lakorn più validi mai realizzati?

La storia tocca tematiche importanti e lo fa utilizzando gli ingredienti triti e ritriti del conteso Yaoi superandone “limiti” e “criticità”.

La trama ruota intorno al percorso di crescita personale e sentimentale di un ragazzo omofobo di nome Type.

La prima puntata si apre infatti con un problema che per Type è fondamentale e cioè aver scoperto che il suo compagno di stanza nel dormitorio universitario è gay.

Il suo roommate è Tharn un ragazzo al suo secondo anno di università che adora la musica (uno dei più famosi cliché bl yaoi) è gay e vive la sua scelta in maniera libera e spontanea (questo in passato gli ha creato non pochi problemi).

Tharn si troverà a fronteggiare così un Type scatenato che tenterà con ogni mezzo e sotterfugio di esasperarlo con l’intento di “sbarazzarsi di lui” cioè fargli lasciare la stanza in comune.

Durante la prima stagione si affronta il passato di entrambi i personaggi toccando temi molto delicati che rappresentavano anche gli “scivoloni” in cui poteva cadere la scrittrice e dunque il prodotto pop che è TharnType.

Per il personaggio di Type la problematica evidente è rappresentata da un episodio (trauma) che condizionerà la sua vita e lo segnerà inevitabilmente.

Questo episodio rappresentava un pericoloso scivolone per due motivazioni.

La prima è che potenzialmente poteva far passare un messaggio errato, ossia “giustificare” in qualche modo il perché Type sia omofobo invece del vero obiettivo dell’intera serie che di certo non è legittimare l’omofobia.

La seconda, ancor più pericolosa della prima, è porre alla base della “psicologia” del personaggio di Type (dunque della serie) il concetto del “si è omofobi perché in realtà si ha paura di affrontare la propria sessualità” e dunque presupporre il fatto che chi è omofobo molto spesso è “un gay latente” che va solo “risvegliato”.

Alcune scene tra i due ragazzi, infatti, tendono verso questi pericoli di rappresentazione con il potenziale errore di veicolare esattamente l’opposto di quello che invece è l’intento della storia.

La “sfida” tra i due dal “gioco” transita su un piano sempre più serio.

Durante lo sviluppo della trama infatti si passa dal “dispetto blando” a veri e propri scambi verbali “pesanti” ed azioni violente volte a minare la “sfera personale” non solo da parte del personaggio “controverso” che è Type, ma, anche e soprattutto, dal personaggio che “rappresenta la minoranza gay thailandese”: Tharn.

Di fatto tutti questi “episodi” non sono altro che i presupposti per una relazione che potenzialmente si presenta malata.

Tharn risulta essere paradossalmente il vero personaggio da capire. Il suo passato, rispetto a quello di Type, non viene subito “sbattuto in faccia” allo spettatore.

Le problematiche legate a questo personaggio sono molteplici a partire proprio dallo “sviscerare” situazioni ed esperienze che l’hanno reso il Tharn che lo spettatore incontra per la prima volta in quella camera del dormitorio universitario che condivide con Type.

Una precisazione che viene subito chiarita al fruitore è il funzionamento del sistema universitario, l’assegnazione camere del dormitorio e dunque il perché Tharn, pur avendone la possibilità, non lasci l’alloggio assegnatogli.

A subentrare nell’arco narrativo di Tharn è poi il suo miglior amico Lhong.

Questo personaggio è fondamentale ai fini della trama, non solo per l’evolversi della storia, ma soprattutto perché è attraverso le sue scene e i suoi dialoghi che lo spettatore, come del resto lo stesso Type, viene a conoscenza del passato di Tharn.

Il passato di Tharn è quello che porta più “problemi” alla storia a partire proprio dalla sua prima esperienza sessuale, dunque all’esplorazione della sua sessualità, fino ad arrivare ad un episodio che rappresenta il “trauma” che deve affrontare il personaggio che vede coinvolti altri due ragazzi, rispettivamente Tum e Tar.

La scrittrice inserisce in questo arco narrativo una serie di tematiche che, dalla violenza al revenge porn, potevano di fatto rappresentare un grande rischio.

Se non affrontati in maniera sapiente, infatti, essi sarebbero risultati come elementi a “supporto” dell’evoluzione della storia d’amore tra i due personaggi principali e non tematiche gravi inserite nella sceneggiatura come un’occasione coraggiosa per il prodotto seriale di raccontare ed affrontare tali “scottanti patate bollenti”.

Perché dunque la serie tv TharnType può considerarsi una vera e propria rivoluzione nel mondo dei lakorn bl?

La serie tv TharnType rappresenta un punto di svolta dei prodotti lakorn bl perché riesce a baipassare gli errori rappresentativi che vengono quasi sempre commessi all’interno di questa tipologia di narrazioni.

Tutte le problematiche dette poc’anzi vengono infatti risolte e “portate a casa” grazie alle scelte di sceneggiatura e alla qualità recitativa degli attori chiamati ad interpretare i vari personaggi (anche quelli di contorno sono stati bravissimi nel caratterizzare i loro ruoli in poche battute e scene a loro riservate).

Quella che vuole essere una serie tv di puro intrattenimento diventa dunque un vero e proprio manifesto LGBTQ+ thailandese.

Soprattutto se ci si sofferma sul fatto che la storia, partita come una potenziale storia d’amore malsana, si sviluppa diventando un’intensa storia d’amore tra due persone che crescono, si “influenzano” vicendevolmente e smussano ragionamenti e pensieri potenzialmente pericolosi, per trovare un terreno comune dove si scoprono e riscoprono.

Cosa ci si aspetta quindi dalla seconda stagione di TharnType?

In Thailandia vi è una fortissima contraddizione in termini.

Nonostante sia riconosciuta come luogo con una reputazione di ampia tolleranza nei confronti della comunità lgbt, per quanto riguarda i diritti civili di questi ultimi non vi è ancora nessun riscontro né per la legalizzazione del matrimonio, né tanto meno la possibilità di adottare da parte di queste coppie.

Potrebbero quindi essere queste le tematiche affrontate in questa seconda stagione?

Da quanto affermato da Mew (Tharn) e Gulf (Type), nelle varie interviste di promozione di questa seconda stagione, pare che chi aspetti di vedere le nuove puntate si troverà di fronte un’evoluzione sia nel rapporto tra i due e soprattutto degli “ostacoli” da dover affrontare e superare insieme (tra questi sicuramente la scottante questione “matrimonio”).

Infatti, come anche da titolo di questa nuova stagione, la serie farà un salto in avanti di ben 7 anni e vedremo sicuramente un Type alle prese con il suo lavoro di fisioterapista e l’evoluzione professionale della carriera musicale di Tharn.

Quello che ci si augura è che Mame non abbia paura di osare, tirandosi dietro inevitabilmente qualche critica o polemica.

Anche perché, nonostante abbia dimostrato con la prima stagione di non aver timore di toccare certi temi, dall’altro lato la scrittrice non scende mai pienamente in fondo a certe spinose questioni (questo sicuramente perché l’intento è principalmente intrattenere senza rinunciare però ad una riflessione seria sui rapporti lgbt in Thailandia).

Di certo, lasciando perdere previsioni, recensioni ed analisi di ogni sorta, il prodotto culturale pop TharnType ha alzato l’asticella e lanciato una sfida al mondo lakorn bl.

Da adesso in poi tutto è aperto a nuove ed inesplorate terre narrative.

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