A tal proposito i critici si sono divisi formulando due correnti di pensiero ben distinte.
Per alcuni studiosi, infatti, il 1964 è il punto di svolta dell’arte italiana nel senso di una sua perdita di originalità e di una sua sostanziale subordinazione a quella americana. Per altri invece, quell’anno costituirebbe l’“anno zero” dell’arte contemporanea italiana, poi denominata delle politiche oggettual-concettuali dell’arte povera.
Insomma, che ne dicano i critici, l’Italia di quegli anni è sempre qualcosa di affascinante e complesso da analizzare e riscoprire. Non vi resta che immergervi nella pop art italiana e scoprire nuovi linguaggi, nuovi mondi, nuove forme, nuovi artisti. Vi aspettano e non vedono l’ora di conoscervi!