Non c’è atto d’amore più sincero di quello del preparare un pasto.
Moltissime sono le serie tv asiatiche ed in particolare sud coreane in cui ci sono le immancabili battute:
“Hai mangiato?”
Oppure l’usanza di elaborare un bacchetto commemorativo di piatti per l’anniversario di morte di un parente. Infatti, di solito all’interno di un kdrama ci sarà sempre una o più di una scena nel quale un personaggio onora la memoria di un parente versandogli dell’alcol oppure offrendogli un piatto.
Questo perché per la cultura sud coreana il cibo è importantissimo in termini sociali. Lo è per moltissimi fattori.
In una società dove “conoscersi” è molto difficile, in un contesto nel quale i giovani sono impegnati con il percorso di studio (rigidissimo e pieno di corsi extracurricolari, test ed attività da inserire nel curriculum per accedere a prestigiose università) e gli adulti con il difficile e competitivo mondo del lavoro, riunirsi a tavola per i pasti è fondamentale per la “sociabilità” e per combattere l’enorme stress psicologico a cui sono soggetti i coreani.
Altro fattore è sicuramente quello storico e cioè l’evolversi ed il progredire di questa nazione che ha portato anche ad un arricchimento di prodotti sulla tavola dei coreani (la cucina coreana all’inizio era povera di ingredienti). Per questo i coreani sono attentissimi a delle particolari tradizioni che riguardano appunto il cibo e l’offerta di quest’ultimo in determinate situazioni sociali (in questo si avvicinano moltissimo alle tradizioni tipiche napoletane).
Per chi è a digiuno del mondo dei kdrama e ne recupera uno qualsiasi, la cosa che prepotentemente salta all’occhio è la frequenza con la quale i personaggi interagiscono tra loro davanti a del cibo a qualsiasi ora del giorno e della notte (discorso a parte va fatto per le “bevute”).