Ci troviamo a Napoli, una città che di blu se ne intende. Ma, a differenza del palazzo ricco e del quartiere facoltoso di Renée, il lettore farà i conti con le famiglie del Rione.
La narrazione segue le vicende di due donne Elena e Raffaella e delle rispettive famiglie. Il primo volume “L’amica geniale” compone la quadrilogia scritta da Elena Ferrante.
In questo primo libro la scrittrice si concentra nel presentare al lettore l’infanzia e successivamente l’adolescenza delle due protagoniste. Elena Greco, detta Lenù, è la figlia dell’usciere mentre Raffaella Cerullo, che tutti chiamano Lina e che Elena chiama affettuosamente Lila, è la figlia dello scarparo.
La Ferrante, divenuta tra le scrittrici contemporanee più amate dai lettori, riesce ad inserire la sua narrazione inventata, ossia le vicende di Lila e Lenù, nella cornice storica e sociopolitica di Napoli ma più in generale dell’Italia degli anni Cinquanta.
Moltissimi si sono avvicinati alla lettura della quadrilogia grazie alla serie tv che ne è stata tratta. Tantissimi sono stati in questi anni, articoli, recensioni, documentari, che si sono affastellati sul web descrivendo il lavoro della scrittrice (o scrittore?). Superando ogni qualsivoglia recensione, la saga che è “L’amica geniale” ha reso omaggio in termini letterari alla città di Napoli, facendone conoscere luci ed ombre.