Artisti cinesi contemporanei e dove trovarli

Artisti cinesi contemporanei e dove trovarli. Quali artisti contemporanei cinesi da seguire sui social.

Sono tanti gli artisti che sui social si guadagnano il proprio bacino di utenza, si fanno conoscere e soprattutto mostrano il proprio lavoro.

Se utilizzati infatti come vetrina e comunicazione diretta con i fruitori d’arte e le probabili committenze, i social per gli artisti contemporanei risultano essere degli strumenti potentissimi.

Per gli amanti dell’arte invece è l’opportunità di avere “accesso diretto” alle opere degli artisti, soprattutto internazionali, come nel caso degli artisti cinesi.

Eccone alcuni, tra famosi e meno conosciuti, da seguire sui social.

Cai Guo-Qiang

Cai Guo Quiang artista

Credit: ICOM (International council of museums)

Cai Guo-Qiang, classe 1957 è tra i più grandi artisti contemporanei cinesi.

Apprezzato e riconosciuto anche nel panorama internazionale, l’artista fin da piccolo è stato in contatto con l’ambiente artistico e la letteratura occidentale. Il padre infatti, Cai Ruiqin, era un calligrafo e pittore tradizionale che lavorava in una libreria.

Cai Ruiqin è conosciuto per la sua tecnica all’avanguardia nell’ambiente performativo artistico che coinvolge l’utilizzo di colori e polvere da sparo.

Opera Salón de Reinos di Cai Guo Quiang

Opera Salón de Reinos di Cai Guo Quiang Credit: Museo del Prado

Il suo interesse per le esplosioni e l’utilizzo controllato della polvere da sparo applicata ai colori deriva dall’esperienza diretta, da adolescente, degli effetti sociali della Rivoluzione Culturale.

“È cresciuto in un ambiente in cui le esplosioni erano comuni, siano esse il risultato di colpi di cannone o fuochi d’artificio celebrativi. Ha anche «visto la polvere da sparo usata sia nel bene che nel male, nella distruzione e nella ricostruzione».[1] Sembra che Cai abbia incanalato le sue esperienze e i suoi ricordi attraverso i suoi numerosi disegni di polvere da sparo e gli eventi di esplosione”

Artista a tutto tondo, Cai si interessa durante il suo percorso di studi anche al teatro e all’ambiente cinematografico, partecipando a due film di arti marziali ” La primavera e l’autunno di una piccola città” e “Il vero Kung Fu di Shaolin”.

In seguito incuriosito dalla modernità delle forme d’arte occidentali come la pittura ad olio, ha studiato scenografia alla Shanghai Theatre Academy dal 1981 al 1985. L’esperienza gli ha permesso una comprensione più completa delle pratiche teatrali e un senso molto più acuto per il teatro, le disposizioni spaziali , interattività e lavoro di squadra.

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Yue Minjun

Yue Minjun artista

Credit: Avant Arte

Yue Minjun è un artista cinese contemporaneo noto per la sua inventiva sull’autoritratto. Le sue rappresentazioni dai colori vivaci di figure che ridono in modo estremo sono influenzate dalla Pop Art e dal Surrealismo.

Spesso sfida le convenzioni sociali, culturali e politiche in modo sprezzante, tanto che il suo, è stato definito dalla critica, “realismo cinico”.

Il termine “realismo cinico” fu coniato in Cina negli anni ’90 dal critico d’arte Li Xianting. Gli artisti facenti parte di questo tipo di realismo, vissero il passaggio di due estremi politici.  

La rigidità e la chiusura del Regime comunista e il libero mercato globale estremamente capitalista.

Insomma l’omologazione e l’appiattimento della persona in entrambi i casi ha avuto un fortissimo impatto sui giovani artisti dell’epoca, che volevano liberarsi da questi dogmi imposti dalla politica. Trovando non pochi ostacoli persino nell’incomprensione della popolazione stessa, che poco comprendeva l’arte all’epoca.

L'esecuzione, opera di Yue Minjun 1995

“Execution”, Yue Minjun, 1995 – Credit: Avant Arte

Yue Minjun rientra quindi in questa “categoria” di artisti che hanno deciso di allontanarsi dagli estremismi politici del loro tempo ed isolarsi nel loro mondo (si riunirono tutti nella periferia di Pechino, nella comunità artistica dello Yuanmingyuan), ma allo stesso tempo aprirsi all’occidente appena ve ne fu la possibilità, riscontrando un forte interesse da parte di collezionisti e galleristi stranieri.

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Gu Wenda

Gu Wenda artista

Credit: Time Out Shanghai

Gu Wenda artista cinese nato nel 1955 a Shanghai. Vive e lavora a New York. Ma mai e poi mai ha dimenticato la sua lingua madre che è la sua principale forma d’arte. Sì, perché lui usa proprio le “parole”.

Incentrate sulla calligrafia e la poesia tradizionale cinese, ma anche sul corpo umano, le sue opere sono immersive e potenti, proprio come lui.

La sua prima mostra fu nel 1984 a Wuhan, in cui espose una parte delle sue opere che avevano come soggetti principali degli ideogrammi totalmente inventati, ma rappresentati come se fossero antichi ed originali. Questo non piacque alle autorità cinesi, i quali pensarono che vi fosse nascosto qualche messaggio al suo interno che loro non potevano comprendere. La mostra fu chiusa e riaperta solo a patto che i fruitori fossero artisti professionisti.

Trasferitosi negli Stati Uniti, la sua arte si incentrò inizialmente su alcuni aspetti del corpo umano e della sua mente, spesso utilizzando proprio elementi materiali veri appartenenti al corpo umano, come capelli, sperma o placenta, che se in Cina sono molto più tollerati (perché facenti parte di alcuni rimedi della medicina tradizionale) in occidente un po’ meno.

Tuttavia, la maggior parte dei suoi lavori si concentrano sui capelli tanto che li utilizzò per il grande Progetto delle Nazioni Unite durato oltre dieci anni ed esposto in circa venti paesi in tutto il mondo.  Una serie di installazioni che prevedeva l’uso di capelli umani e calligrafia criptica per trasmettere il significato di “internazionalismo”.

United Nations Cina wenda gu

United Nations (Cina) Wenda Gu – Credit: wendagu.com

I capelli utilizzati sono stati raccolti da persone di tutto il mondo e incollati insieme per simboleggiare la diversità delle razze che si uniscono e fondono l’umanità in “una coraggiosa nuova identità razziale”.

I caratteri che utilizzò erano spesso vecchi caratteri di un cinese antico, questo per enfatizzare la frammentazione della comunicazione e la disconnessione umana causata dalla lingua e dalla cultura.

United Nations Africa Wenda Gu

United Nations (Africa) Wenda Gu – Credit: wendagu.com

United Nations Italia Wenda gu

United Nations (Italia) Wenda Gu – Credit: wendagu.com

Nelle sue opere successive sperimenta altri tipi di materiali sui quali incidere o modellare gli ideogrammi ma mai abbandona la calligrafia tradizionale cinese. Le sue origini le porta sempre con sé ovunque si trovi.

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Xiang Jing

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Credit: TATE

Xiang Jing nata a Pechino nel ‘68, è una scultrice cinese i cui soggetti sono prevalentemente donne. Donne che mostrano le loro “imperfezioni”. La loro realtà più vera, senza inganni.

Rappresenta con le sue sculture la verità psicologica, riflettendo sulla difficile condizione in sui si trova l’essere umano oggi.

È una scultrice a tutto tondo le cui opere includono: alcune figure di animali, donne vestite e donne nude. Le sculture sono fatte di svariati materiali come il bronzo, il poliuretano, la fibra di vetro e altri.

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Xiang Jing, Are One Hundred Playing You? Or Only One?,  2007 – Credit: Tate

Ciò che traspare di più dalle sue sculture, sono le emozioni. Rabbia, tristezza, profonda depressione, ma anche vulnerabilità e riflessione. La felicità non è mai contemplata nella sua ricerca e quindi mai raffigurata.

“Uso il corpo femminile prima di tutto per ricordare alle persone che sono una donna. In questo mondo in cui vivo, una figura nuda attira più attenzione, dopotutto, di una vestita. Quindi uso il corpo di una donna per affermare chi sono, per parlare di come una donna pensa e guarda le cose. Questa è la base su cui creo questi pezzi. Non sono più quelle donne nella storia dell’arte che venivano sempre guardate. Dato questo approccio alla creazione di figure femminili, non mi sembra che siano un argomento trito e ritrito. Mi piace dire che il mio modo di esprimermi è “in prima persona”.”

 parte di un'opera di Xiang Jing

Credit: China Daily

L’artista non è presente sui social occidentali ma non potevamo non citare la sua splendida arte.

Sito web ufficiale: www.xiangjingart.com

Fang Lijun

Fang-Lijun la stampa

Credit: La Stampa

Fang Lijun, altro esponente del Realismo cinico cinese, classe 1963. Come Yue Minjun, il suo soggetto principale è il ritratto.

Fang Lijun però si concentra principalmente sull’aspetto individuale delle persone. Raffigura per la maggior parte dei casi, uomini calvi, che in Cina sono definiti stupidi. La sua è una critica nei confronti del pregiudizio derivante dall’aspetto esteriore di un individuo piuttosto che dalla sua natura intrinseca.

no II fang lijun

no II, 1993, Fang Lijun – Credit: Schoeni art gallery

Il suo stile è in continuo mutamento spaziando dai riferimenti ai fumetti contemporanei, all’arte popolare e alla pittura dinastica, sempre mantenendo uno stile assolutamente personale.

Inoltre non manca di omaggiare l’antica pratica asiatica della xilografia, con le sue stampe di dimensioni monumentali. Rotoli e rotoli di opere stampate che descrivono la condizione dell’individuo contemplando la solitudine nella massa, la ricerca personale di fronte alle avversità.  

Fang Lijun xilografia e legno

Fang Lijun, 1998.11.15 , 1999 – Credit: Saatchi Gallery

Zhang Xiaogang

Zhang_Xiaogang artista

Credit: Pace Gallery

Zhang Xiaogang è un pittore cinese e membro dell’avanguardia cinese contemporanea. I suoi ritratti sono ispirati dalle foto di famiglia del periodo della Rivoluzione Culturale e dalla tradizione europea del Surrealismo.

Eseguiti con colori ad olio, mantengono un’estetica formale e rigida.

Dipinti spesso in bianco e nero, i suoi ritratti, traducono il linguaggio della fotografia in pittura. Attingendo alla qualità generica delle pose formali da studio fotografico e della tavolozza in scala di grigi.

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A Big Family, 1995, Zhang Xiaogang – Credit: Saatchi Gallery

Le sporadiche macchie di colore che interrompono le sue immagini creano demarcazioni anomale, che ricordano segni di nascita, film invecchiati, stigma sociale o un persistente senso di affermazione di sé del soggetto.

Infine le caratteristiche dei soggetti dipinti, come teste sproporzionatamente grandi, mani minuscole, nasi lunghi, piccole alterazioni delle acconciature, rispecchiano la dimensione psicologica complessa e la tensione in cui si trovano i soggetti trasmettendo al fruitore la stessa sensazione di oppressione psicologica e fisica a cui sono sottoposti i soggetti del dipinto e di conseguenza della società.

Simbolo instagram @xiaogangzhang

Wang Qingsong

wang qingsong

Credit: Rockbund Art Museum

Concludiamo questo articolo con un fotografo. Wang Qingsong è un artista cinese contemporaneo le cui fotografie di grande formato si rivolgono alla società cinese in rapida evoluzione. Travolto dal vertiginoso evolversi della società trova nella fotografia il mezzo di espressione più adatto al messaggio che vuole trasmettere, privilegiando l’uso della tecnologia digitale.

Le sue fotografie sono pregne di un messaggio molto profondo, attento a documentare i rapidissimi cambiamenti della società e dei cambiamenti culturali.

dormitory-Wang Qingsong

Dormitory, Wang Qingsong – Credit: wangqingsong.com

Spesso ironiche analizzano la società contemporanea enfatizzando il concetto di consumismo portato allo stremo, in cui anche figure religiose come il Buddha o il Cristo diventano icone pop, personaggi e soggetti del consumismo.

Pregne di significato e particolari studiati nei minimi dettagli portano il fruitore a stupirsi ogni qualvolta si trovi dinanzi alle sue mastodontiche fotografie portando inevitabilmente a riflettere sulla condizione umana di oggi e al carattere puramente effimero che hanno assunto le cose e soprattutto le persone nella contemporaneità che ogni giorno ci troviamo ad affrontare.

Sito web ufficiale dell’artista: www.wangqingsong.com

Simbolo instagram @wangqingsong_art

A presto con il secondo round!!!