Letteratura per ragazzi nell’Italia degli anni ’70

La letteratura per ragazzi nell’Italia degli anni ’70 è segnata da un radicale cambiamento nel panorama dell’editoria italiana. Un periodo fervente all’interno del quale comprendere la decade che ha segnato il “modo di fare libri” per l’infanzia e i ragazzi in Italia.

Libri che parlano di quegli anni di fermento culturale per il panorama editoriale italiano incentrato sulle pubblicazione per l’infanzia ed i ragazzi. Eccone alcuni davvero imperdibili! Ma prima: da cosa era contraddistinta l’editoria italiana per ragazzi in quegli anni?

EDITORIA PER L’INFANZIA E RAGAZZI IN ITALIA: la storia della prima libreria in Italia specializzata in libri per ragazzi

Era il 1972 ed in Italia Gianna e Roberto Denti fondano la Libreria dei Ragazzi di Milano, la prima in Italia e seconda in Europa ad occuparsi della letteratura per bambini ed adolescenti. Tale bacino culturale è stato fondamentale per far gravitare una serie di case editrici che hanno fatto la storia della letteratura per l’infanzia negli anni ’70 nel nostro Paese.

Erano anni in cui si era consolidata la Fiera Internazionale del Libro per l’Infanzia e la Gioventù a Bologna, venivano realizzati albi illustrati per bambini che portavano la firma di grandi illustratori e il fermento attorno al discorso di libertà di espressione per realizzare progetti editoriali valoriali nel tempo che “sfondassero il target” andando ad abbracciare le persone al di là dell’età era al primo posto tra le “chiacchiere tra editori”.

Nell’esplorare la storia dell’editoria per bambini e adolescenti è allora imprescindibile il recupero di un volume meraviglioso “I nostri anni 70. Libri per ragazzi in Italia”

Preziosissima, questa uscita per Corraini, illustra al lettore curioso ed appassionato, tutti i soggetti che hanno reso meraviglioso il mondo di libri per bambini e adolescenti dell’Italia anni’70. Non solo, gli anni ’70 sono stati fondamentali per la nascita di quella nuova generazione di editori pionieri nel settore e che hanno permesso la pubblicazione nel Paese di libri che sono entrati di diritto nei classici internazionali plasmando l’immaginario di generazioni di piccini.

Infatti nel sopracitato si andrà a raccontare, anche e soprattutto con illustrazioni “un periodo di grande slancio vitale, in cui si abbandona definitivamente l’idea di una illustrazione a esclusivo servizio del testo per un “albo” dove immagini e parole si rincorrono. Una piccola epopea collettiva i cui protagonisti sono stati autori e artisti come Bruno Munari, Toti Scialoja, Gianni Rodari e Francesco Tullio Altan, insieme ad autori internazionali come Leo Lionni o Maurice Sendak, ma nella quale hanno avuto un ruolo fondamentale anche un gruppo di editori coraggiosi, senza il cui contributo questa rivoluzione non sarebbe stata possibile. 

I nostri anni ’70. Libri per ragazzi in Italia è il volume che accompagna l’omonima mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 20 marzo al 20 luglio 2014. Il libro, curato da Silvana Sola e Paola Vassalli, raccoglie numerosi contributi originali di studiosi e protagonisti dell’editoria per ragazzi di quegli anni, che completano e mettono nella giusta prospettiva una ricca selezione di materiale grafico d’epoca. Il risultato è una grande e approfondita panoramica di un decennio che ha cambiato per sempre il modo di fare libri per l’infanzia nel nostro paese”.

Interessante è per esempio notare poi come con ironia e amarezza Alina Di Mattia nel suo “Erano gli anni della TV dei ragazzi” descrive, attraverso gli occhi una ragazzina negli anni ’70 in Italia, la differenza tra la pigra provincia e la città proiettata verso un periodo di grandi cambiamenti.

Un volume consigliatissimo per tutti i patiti di cultura pop e di un periodo fondamentale per la televisione italiana.

Si seguono infatti le vicende della giovane protagonista che attraversa anni cruciali per l’Italia tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70. L’obiettivo della Di Mattia è quello di restituire ai ragazzi, ma anche agli adulti del XXIesimo secolo, il tempo per sognare in una società contemporanea fin troppo proiettata a monetizzare passioni, competenze finanche relazioni.

…in un mondo preconfezionato, in cui l’apparire è più importante dell’essere, vi presento una storia nella Storia, vissuta con gli occhi di un’adolescente nata e cresciuta nel cuore di una Italia che cresceva pigra e distante dai grandi eventi mediatici metropolitani, filtrata da una cultura provinciale che stimolava l’immaginazione, dipingeva ogni evento ed illuminava di speranza un futuro che allora ci appariva radioso

Alina Di Mattia

Il recupero di questi testi denotano l’estremo interesse nel restituire una parte di storia editoriale italiana e comprendere così l’evoluzione delle pubblicazioni italiane per bambini e ragazzi.

Se da un lato dunque si possono leggere informazioni utili, spulciare e recuperare cataloghi di case editrici che magari non si è avuto ancor modo di conoscere, dall’altro possiamo soddisfare anche un’altra curiosità: cosa leggevano i bambini degli anni ’70 nel nostro Paese?

In Italia tra le manine dei bambini degli anni ’70 potevamo trovare albi e libri che ancora oggi vengono ristampati e presentati alle nuove generazioni con un lavoro di editing aggiornato.

Per esempio, nel ’74 usciva “Pollicino” grazie ad un lavoro di pubblicazione in Italia per la casa editrice triestina Editoriale Libraria di testi provenienti dalla letteratura francese, tedesca ed inglese.

credit: PickClick

Ancora, grazie ad un lavoro egregio degli editori dell’epoca, l’Italia ha avuto la possibilità di esportare la propria letteratura per l’infanzia e i ragazzi all’estero, rendendo di fatto a moltissimi lettori la possibilità di godere dell’arte illustrativa e di scrittura di moltissime professionalità illustri dell’epoca nel Paese come il caso del volume ” I colori” di Luigi Veronesi.

credit: Corraini Edizioni

C’è poi da menzionare sicuramente in questa breve ed intensa carrellata, il fortunato incontro tra Bruno Murani e la casa editrice Einaudi già negli anni ’40 e che oramai negli anni ’70 era diventata una fiorente collaborazione ed un punto di riferimento per gli addetti ai lavori che avevano intenzione di portare tra le mani dei bambini e dei ragazzi grandi “materie artistiche” come l’architettura, la grafica, la pittura, la scultura ecc.

A Bruno Munari ed i suoi amatissimi lavori vanno affiancati i lavori di altri due grandi maestri della letteratura per l’infanzia ed i ragazzi: Gianni Rodari e Roald Dahl.

credit: Einaudi

Negli anni ’70 in Italia si leggevano oramai da tempo i libri dell’amato Gianni Rodari, in particolare opere come “Filastrocche in cielo e in terra“, “Favole al telefono“, “La freccia azzurra“, “Il libro degli errori“, “La torta in cielo” ecc. Libri preziosissimi per generazioni di lettori, che hanno visto da parte di Einaudi continue edizioni e ristampe ed hanno contraddistinto la nostra letteratura italiana al di là dell’età a cui essa inizialmente era ed è indirizzata.

C’è poi la pubblicazione in Italia del capolavoro di Roald Dahl “La fabbrica di cioccolato” ad opera della Salani nel ’64. Uscita che porterà la casa editrice a portare in Italia quasi tutte le pubblicazioni dell’amato scrittore per bambini.

credit: Salani

Avremo così opere imprescindibili come “L’ascensore di cristallo” nel ’72 (secondo volume della Fabbrica di cioccolato ora contenuto insieme a quest’ultimo in una nuova edizione), “Gli sporcelli“, “Le streghe“, “Matilde” ecc.

credit: Salani

Insomma, quello che si è tentato di portare avanti all’interno di questo contributo è un discorso che ha tutte le intenzioni di scardinare pregiudizi nei confronti di questo tipo di letteratura ed anzi avvicinare soprattutto i giovani e gli adulti verso titoli “vecchi e nuovi” che troppo spesso non vengono letti da questi ultimi ma solo regalati al target di riferimento.

Dunque, per concludere la letteratura per ragazzi è un modo meraviglioso a cui avvicinarsi “da grandi” se solo si sa “dove metter le mani”!.

Per approfondire: