In cucina con le Red Girls

di Mariachiara Leone

Ricette dei piatti tipici della cucina giapponese presenti nel romanzo Red Girls di Sakuraba Kazuki.

Nel romanzo della Kazuki molte scene importanti per la trama si svolgono a tavola e galeotto fu il tè bukupuku. 

Uno degli interessi e delle fascinazioni legate alla terra del sol levante è la cucina ed i piatti della tavola asiatica. Usi, modi e cerimoniali per “stare a tavola”. 

Approfondendo, nel testo della Kazuki, ci sono moltissimi piatti tipici della cucina giapponese.

Ingredienti e preparazione del Mochi

Il Mochi è un tipo di dolce tipico della tavola giapponese. Esso viene mangiato tutto l’anno in particolare durante il periodo del Capodanno.

La preparazione dei piatti asiatici, ed in particolare giapponesi, sono affiancati quasi sempre da dei rituali.

Nel caso del Mochi, è tradizione che la preparazione avvenga attraverso una perfetta sincronizzazione ed armonia di due o più  persone. La prima che “batte” con un martello di legno il composto e l’altra persona che bagna e gira  quello che è l’impasto di riso glutinoso: il Mochi.

Questo dolce nel romanzo compare tra i primi piatti presenti alla tavola delle Red Girls. Non potendone replicare la preparazione tradizionale, si può provare a realizzare questo dolce a casa utilizzando gli utensili propri della cucina occidentale.

Ingredienti per 4 persone:
• 100 g di farina di riso glutinoso
• 70 g di zucchero
• 200 ml di acqua
• fecola di patate q.b.

La ricetta base del mochi  prevede come ingrediente principale la  farina di riso glutinoso.  Questa tipologia di  farina è difficile da reperire nei supermercati a meno che non siano specializzati. Per cui il consiglio è fare riferimento a negozi predisposti alla vendita di ingredienti di cucine asiatiche oppure agli Shop online dove è facile reperirli. 

Preparazione:

1. Versare la farina di riso glutinoso e lo zucchero in un padellino. Unire poi l’acqua, mescolando con una “cucchiarella” (cucchiaio di legno) in modo da ottenere un composto.

2. Adagiare il pentolino sul fuoco e cuocere l’impasto per circa 15 minuti; finché  l’impasto non inizia a rapprendersi, formando un compost colloso   (appiccicaticcio e flessibile). 

3. A questo punto cospargere il piano di lavoro e le mani con la fecola e lavorare brevemente l’impasto di riso in modo da renderlo omogeneo (un procedimento simile a quando si realizza un comune impasto).

4. Alla fine di questo procedimento l’impasto base dei mochi è pronto per essere utilizzato realizzando delle piccole palline che andranno farcite a seconda dei gusti.

Nella versione con il Mat-cha si predilige inserire un cucchiaino nel composto dell’impasto che prenderà un bellissimo color verde per poi farcirlo con marmellata di fagioli rossi (anche questo può essere reperito online oppure nei negozi predisposti alla vendita di questi prodotti).

Nella versione tipicamente occidentale le palline di Mochi possono essere farcite con della crema di cioccolata (Nutella ecc).

Consiglio:

Per avere l’impasto colorato e per giocare con i gusti si possono utilizzare essenze per dolci e gel alimentari  ed ad esempio inserire nel composto durante la preparazione qualche goccia di colorante alimentare rosso con l’ essenza di ciliegia. Andare poi a realizzare delle palline infarcendole con crema di nocciole, crema di pistacchio oppure cioccolato bianco (sono una poesia per le papille gustative).

Ingredienti e preparazione della Zuppa di Miso con alga wakame

Altro piatto che compare nel romazo è la zuppa di Miso con alga wakame.

Questa è una delle zuppe tipiche della tavola giapponese tradizionale ed è una delle zuppe favorite dagli occidentali ed amate anche dai restanti paesi dell’Asia (ci sono varie versioni ma la tradizionale è quella che accontenta tutti i palati).

Ingredienti per 4 perone:

Alghe Wakame (a piacere)

1 Carota

1/2 Cipolla

3 Ravanelli 

1 foglia di Cavolo 

3 cucchiai di Miso

1 manciata di prezzemolo

Preparazione:

1. La prima cosa da fare è pulire tutte le verdure  a disposizione lavandole con cura e tagliandole a  striscioline. Intanto lasciate in ammollo l’alga wakame per una decina di minuti in acqua dopo averla lavata.

2. Preparare una pentola e disporre a strati le verdure: prima l’alga e poi di seguito la carota, la cipolla ed infine i ravanelli e la foglia di cavolo (quello della ricetta tradizionale è un tipo di cavolo particolare e le sue foglie sono molto grandi e particolari, se non si riesce a reperire questa tipologia utilizzare non la foglia ma il cavolo occidentale).

3. A questo punto aggiungere 5 tazze di acqua a filo ( per evitare che gli strati si mescolino) e cuocere a fuoco medio per circa 30 minuti.

4. Passati i  30 minuti di cottura a pentola coperta e fuoco moderato, abbassare la fiamma al minimo, togliere un mestolo di brodo e sciogliere il miso (questo è un prodotto che può essere facilmente recuperato online oppure nei negozi predisposti alla vendita di tali prodotti).

Una volta sciolto aggiungere il composto alla zuppa. Lasciare sobbollire per 1 minuto ed infine aggiungere una spruzzatina di prezzemolo. 

Consigli e curiosità:

Anche se la ricetta non prevede l’inserimento di altri ingredienti si più sperimentare utilizzando altri tipi di verdure ed alcune ricette prevedono anche l’aggiunta del Tofu.

Ingredienti e preparazione dello Yokan

Altro dolce che compare a tavola della famiglia Akakuchiba è lo Yokan.

La particolarità di questo dolce risiede nel fatto che si presenta come una gelatina a tutti gli effetti e che ci sono varie varianti per poter realizzarlo.

Quella che è la più esaustiva è la ricetta proposta da Giallo Zafferano. 

Tra le versioni proposte nel sito che vi consigliamo di visitare quella più semplice da realizzare è la versione Yokan di azuki biachi.

“Mizu Yokan/Yokan di azuki bianchi:

  • 100g di pasta di azuki
  • 2g di agar agar
  • 65g di zucchero
  • 250mL di acqua

In un pentolino unire tutti gli ingredienti mescolando con una frusta per evitare i grumi. Portare ad ebollizione. Spegnere e versare nel contenitore dove si vorrà formare la gelatina”

Lo Yokan infatti da solo non è altro che gelatina pura e per questo che moltissimi si sbizzarriscono con le versioni dalle più semplici alle più complesse. Tutte le versioni sono comunque le variazioni tipiche giapponesi ma gli chef di tutto il mondo si sono cimentati nel proporre le loro versioni. 

Ad ogni modo ad esempio nella foto esso si presenta verde poichè è la variante che utilizza un ingrediente ormai noto il Mat-cha. 

Ingredienti e preparazione dello Yakisoba

Tra i piatti della tradizione culinaria giapponese c’è poi lo Yakisoba.

In assoluto è uno dei piatti che appena “arrivati” in giappone, gli occidentali tendono ad assaggiare e prediligere.

Un piatto dalla preparazione velocissima di cui ci sono le varianti in scatola già pronti da riscaldare in microonde.

Ingredienti per 2 perone:

  • 180 gSoba (spaghetti)
  • 1Zucchine
  • 1Carote
  • 30 gGermogli di soia
  • q.b.Erba cipollina
  • q.b.Salsa di soia
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • 20 gCipolle

Preparazione: 

  1. Lavare e successivamente grattuggiare (utilizzare una grattugia con buchini più o meno larghi) la carota e la zucchina.

  2. Tritare finemente, ed unire alla carota e la zucchina, la cipolla. Aggiungere i germogli si soia e mescolare tutte le verdure.

  3. Riempire una pentola con abbondante acqua a portare a bollore. Calte gli spaghetti di soba. Girare e lasciate cuocere per 5 minuti. Dopodiché scolarli.

Mentre gli spaghetti di soba cuociono preparare una padella con bordi alti (se avete un wok tanto meglio) al cui interno va versato un cucchiaio di olio ed andranno saltate le verdure.

Aggiungere gli spaghetti di soba alle verdure e farli saltare in padella a fuoco molto alto per qualche minuto aggiungendo tre cucchiai di salsa di soia.

Mescolare, spegnere il fuoco ed aggiungere l’ebra cipollina tritata.

Tra tutte le ricette presenti online questa è quella tradizionale che non ha necessariamente bisogno del wok (classico utensile della cucina asiatica che si può comunque reperire online).

Infine, per concludere il banchetto la preparazione del tè bukupuku riportato interamente all’interno del romanzo.

Preparazione del Tè bukupuku

Una delle parti del romanzo di Kazuki più affascianti è sicuramente quella in cui la scrittrice illustra la preparazione di questo tè particolare.

Davanti a questo particolare tipo di tè si da avvio all’intera discendenza della famiglia del “rossi di sopra”: gli Akakuchiba.

Reperirne gli ingredienti non è cosa semplice come anche la preparazione. A venire incontro alla curiosità del lettore lo sono le pagine del romanzo che accennano a questo particolare tè.

Preparazione tratta dal romanzo

“Rimase per qualche minuto a pescare i fagioli rossi di cinque colori che nuotavano nella schiuma del tè, quando fu attraversata da un dubbio…”

Per preparare questa tipologia di tè bisogna che i fagioli rossi siano quelli tipicamente asiatici ossia i Azuki (con i quali si realizza anche la marmellata di fagioli rossi utilizzata per dolci e per piatti salati).

1. Procurarsi il tipico infusore da tè (va bene anche fare il tè con il bollitore elettrico purché si abbia anche un colino che funga da filtro).

2. Riscaldare sul fuoco l’acqua. Mentre l’acqua arriva a bollore inserire alla base dell’infusore i fagioli rossi mentre nel filtro tè verde (possibilmente sfuso e non in bustina). Se all’infusore si preferisce utilizzare il bollitore il procedimento è lo stesso. Alla base del bollitore vanno aggiunti i fagioli rossi (dopo che l’acqua sia arrivata a bollore) mente nel colino che funge da filtro inserire sfuso il tè verde (va bene anche del tè nero).

Gli Azuki sono di per sé dolci sarà per cui a discrezione dei palati aggiungere o meno un cucchiaino di zucchero.

Esiste una variante in commercio in Giappone che aggiunge il latte al tè di fagioli rossi: il Milk tè ai fagioli rossi.

Curiosità storiche ed approfondimenti:

Fonti: