India e i 5 musei da non lasciarsi scappare!

di Mariachiara Leone e Matilde Maione

India e i 5 musei da non lasciarsi scappare! L’arte in India: cosa visitare, dove andare se si è appassionati d’arte? Nessun problema!

L’ immenso territorio fornisce non poca confusione e spaesamento. Ci sono vari percorsi che possono essere compiuti per immergersi nell’arte e nella cultura indiana. 

Ci sono poi siti archeologici noti e ampiamente “trafficati”, siti semisconosciuti e musei molto particolari come quello delle bambole a Shankar.

La scelta è vasta e varia a seconda dei gusti personali e degli interessi singoli. 

Un percorso tra i più variegati è quello che consente di “avvicinarsi” in toto alla vastità culturale dell’India.

L’arte e la storia dell’India dalla classicità ai “giorni nostri”.

NgMa: National Gallery of Modern Art 

La NgMa si trova a Nuova Delhi ed è una delle meraviglie che offre il Paese. 

L’istituzione possiede gran parte della produzione artistica di Amrita Sher-Gil nota come “la Frida Khalo indiana”.

Fondata il 29 marzo 1954 alla presenza del primo ministro Jawaharlal Nehru, degli artisti e gli amanti dell’arte, è diventata una vera e propria istituzione culturale e la principale galleria d’arte del Ministero della Cultura.

La scelta di utilizzare come sede la Jaipur House fu principalmente per l’importanza e bellezza dell’edificio.

Progettato dall’architetto Charles G Blomfield e suo fratello Francis B Blomfield, come residenza per il Maharaja di Jaipur, l’edificio a forma di farfalla con una cupola centrale fu costruito nel 1936.

L’inaugurazione dell’NGMA è stata contrassegnata da una mostra di sculture. Vi  parteciparono tutti gli scultori di spicco del tempo come Debi Prasad Roy Chowdhury, Ramkinkar Baij, Sankho Chaudhuri, Dhanraj Bhagat, Sarbari Roy Chowdhury e molti altri.

Il primo curatore dell’NGMA fu Herman Goetz, un noto storico dell’arte tedesco. 

Da allora la galleria ha avuto una serie di direttori illustri che si sono succeduti nella direzione museale.

National Museum 

Situato anch’esso nella capitale, il National Museum è uno scrigno delle meraviglie dell’arte classica indiana con particolare attenzione a determinati periodi storico/artistici.

La sua nascita è davvero interessante. Nel 1946 fu organizzata una mostra di arte indiana dalla Royal Academy di Londra con la conseguente collaborazione del governo indiano e della Gran Bretagna.

Si svolse nelle gallerie della Burlington House a Londra durante i mesi invernali del 1947-48. Tutte le opere, provenienti da diversi musei, fondazioni e collezionisti privati, furono poi riportate in India a Dehli per una seconda mostra nel 1949.

Fu organizzata al RashtrapatiBhawan (residenza del presidente) ed ebbe così tanto successo che fu deciso di aprire un museo proprio con questa nuova collezione.

Il Museo attualmente detiene circa 2.00.000 oggetti di diversa natura, sia indiani che stranieri e le sue proprietà coprono un arco di tempo di oltre cinquemila anni di patrimonio culturale indiano.

Indian Museum Kolkata

L’Indian Museum Kolkata si trova a Calcutta ed è noto per avere al suo interno una delle più belle collezioni di dipinti d’arte contemporanea del Paese.

È il museo più antico di tutta la regione dell’Asia-Pacifico ed il nono più antico del mondo. 

Fondato nel 1814 si sviluppa su 930 metri quadrati e vanta una collezione che va dall’epoca archeologica a quella contemporanea.

La costruzione del magnifico edificio bianco (che vediamo oggi) iniziò nel 1867 su progetto del famoso architetto W.L.Grandville che progettò la splendida struttura in stile neoclassico.

Madhya Pradesh Tribal Museum

L’ MP Tribal Museum sito a Bhopal è quanto di più prezioso possa esserci per la mission stessa del museo: preservare e divulgare le tradizioni indigene, la cultura, le tecniche di lavorazione artistiche, le radici spirituali tribali.

“Il percorso di un museo tribale è come un’arma a doppio taglio poiché da un lato il suo scopo principale è quello di comprendere e proiettare tutti gli aspetti della vita tribale e dall’altro presentarli davanti a una società civile, che non solo ha adottato uno stile di vita e sviluppo completamente diverso, ma lo considera anche inevitabile”

Le tante domande che si è posto l’uomo nei secoli si riducono qui a quelle fondamentali. 

Questo museo ha trovato e preparato una piattaforma dove queste diverse ondate di società si trovano faccia a faccia”

Occasione preziosa per interrogarsi in profondità sull’evoluzione dell’uomo a partire dalla sfera creativa.

“Se andiamo in profondità, scopriamo che la domanda fondamentale con cui si relazionano sia il pensiero scientifico che le visioni mitiche è: come ha avuto origine la natura? “

Quesiti che pongono contemporaneamente l’accento sul pensiero scientifico e mistico.

“E se espandiamo questo “come” onnicomprensivo, sorgono le domande su come sia nato il nostro ambiente o il cielo al di là di esso o lo zero? E poi questi pongono la domanda su chi è “io”? E dove? Queste sono le quattro domande fondamentali a cui sia i miti che la scienza hanno tentato di rispondere. È davvero necessario identificare che sia la scienza che i miti hanno avuto origine dalla stessa base di pensiero, ed è anche tanto necessario identificare il punto in cui si sono separati”

La conclusione a cui si arriva è che l’uomo si sia fatto centro della natura. Un discorso che, se calato nel dibattito mondiale sul cambiamento climatico, risulta piuttosto attuale.

“Nel XVIII-XIX secolo, la scienza ha assistito a così tanti progressi che la forma finale dell’ultima domanda tra le quattro domande è completamente cambiata e l’asse della natura si è spostato dal suo posto originale. Ora, l’uomo stesso è diventato il centro della natura”

Questo museo ha una potenza incredibile e la vitalità e l’entusiasmo giusti per poter divulgare la cultura e la storia ai suoi tantissimi e diversissimi fruitori.

Teatro e museo folkloristico del Kerala

Questo tempio rappresenta l’amore per l’arte tradizionale, la cultura,  il patrimonio comune ed il rispetto per la creatività di tutti gli artisti trascurati delle generazioni passate.

Il Kerala Folklore Museum è l’unico museo di architettura Kerala con l’essenza della vita e della cultura dell’uomo comune negli ultimi 1000 anni.

È anche un centro culturale che contiene: “Face Art Gallery” – per l’arte e l’antiquariato; “Teatro folcloristico” – spettacoli dal vivo di forme d’arte tradizionali e attività culturali; “Spice Art Café” – per provare il vero gusto culinario del Kerala tradizionale.

Questo luogo è uno scrigno di tesori; dalle sculture in pietra, legno, bronzo e terracotta antica, agli oggetti dell’età della pietra, il museo custodisce gioielli, dipinti, lucerne, strumenti musicali, arte tribale e popolare, opere in legno, utensili, maschere e forme d’arte tradizionali.

4000 artefatti da piccoli a grandi dimensioni in mostra. 

Questo progetto culturale unico mira a fornire educazione artistica agli studenti ed aiutare a fornire conoscenze visive e accademiche agli amanti dell’arte, ricercatori e viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

A questi siti, musei, istituzioni culturali, se ne aggiungono moltissimi altri che, disseminati nel Paese, rendono il viaggio alla scoperta dell’India una esperienza tra le più appassionanti, uniche e “strampalate” che possano essere compiute.