SOUL: L’ULTIMO FILM PIXAR CHE MOSTRA COME ESSERE PRONTI ALLA VITA

di Anna Farias

Il promemoria di cui avevamo bisogno: Soul.

Dopo un’attesa che sembrava interminabile, Soul è finalmente arrivato sulla piattaforma Disney+ – dal 25 dicembre disponibile per tutti gli abbonati – ed è riuscito da subito a conquistare i cuori di un estesissimo pubblico.

Quest’ultimo gioiellino della Pixar Animation Studios è diretto dal premio Oscar Pete Docter, regista già conosciuto per gli indimenticabili film Up e Inside Out, ed in un’intervista ha così spiegato il come sia nata l’idea di realizzare Soul:

“Tutto ha avuto inizio con mio figlio che ora ha 23 anni. Nell’istante in cui è nato, mi sono reso conto che
aveva già una sua personalità. Da dove era arrivata? Credevo che la personalità si sviluppasse attraverso
l’interazione con il mondo. Eppure era piuttosto chiaro che tutti noi nasciamo con una percezione unica e
specifica di ciò che siamo. Nella nostra storia tutti nascono con un’anima. E queste anime non arrivano
impreparate: vengono formate e ricevono una personalità e degli interessi”

È la storia di Joe ma è anche quella di ognuno di noi.

Soul è la storia del newyorkese Joe Gardner (doppiato da Neri Marcorè), un insoddisfatto insegnante di musica delle scuole medie che sogna di esibirsi sul palco per mostrare il suo talento jazz. Ma, quando è sul punto di riuscire a coronare questo suo sogno, Joe cade in un tombino e muore:

La sua anima finisce per sbaglio nell’Ante-Mondo, un luogo ultraterreno in cui le anime sviluppano personalità e passioni prima di essere trasferite sulla terra.

Determinato a ritornare alla sua vita e al suo sogno di diventare un famoso jazzista, Joe si alleerà con 22 (Paola Cortellesi), un’insolente anima ribelle che crede di non essere pronta per la vita.

“A volte le anime hanno qualche difficoltà a trovare quella scintilla speciale che permette loro di guadagnarsi l’accesso alla Terra”, afferma il co-regista Kemp Powers.

“I Consulenti dell’Ante-Mondo chiamano dei mentori ad ispirare queste anime: persone straordinarie della storia, come Abraham Lincoln. Questo metodo ha funzionato per ogni singola anima tranne che per 22″ 

Joe decide di diventare il nuovo mentore di 22, pianificando così di poter ritornare sulla Terra e partecipare al suo grande evento.

“Pensa che sia sufficiente aiutarla a trovare la sua scintilla, quella cosa che rende la vita degna di essere vissuta”, afferma la produttrice Dana Murray.

“Pensa che sia facile, come il suo amore per il jazz ”

La scintilla è un istante apparentemente insignificante

Joe passa dalle caotiche e rumorose stradine di New York, capitale americana del jazz, agli inimmaginabili “padiglioni delle personalità” dell’Ante-Mondo.

Qui quasi tutto è colorato di blu/azzurro, tutte le anime sono piccole, tondeggianti e si assomigliano (effettivamente la diversità non può essere un limite quando ci si rende conto che in fondo siamo tutti simili, no?), e tutto è sotto il controllo degli onnipresenti Consulenti – esseri gioiosi, ottimisti e che si chiamano tutti Jerry (tranne Terry, che ha il compito di tenere il conto del via vai dall’Altro Mondo).

In altre parole, tutto nell’Ante-Mondo è semplice, sereno e stilizzato, ridotto alla sua più elementare essenza.

Dopo Coco e Onward, anche Soul arriva nell’oltremondo per insegnarci qualcosa che non impareremo mai davvero: come vivere a fondo la nostra vita.

Un tema banale quanto attuale, soprattutto di questi tempi in cui ci siamo tutti sentiti un po’ sottratti alle nostre vite.

“A volte la vita è fatta anche di piccole cose apparentemente insignificanti. Ricordo che una volta stavo andando in bici, mi sono fermato e ho colto un lampone. Era stato scaldato dal sole ed era diventato il lampone più buono che avessi mai mangiato. Ricordo ancora in modo estremamente vivido quel momento quasi insignificante. Quasi ogni istante delle nostre vite potrebbe essere un momento trascendentale che ci fa capire il motivo per cui siamo qui. Questo film parla di allargare il proprio punto di vista per pensare in modo più ampio a ciò che la vita può offrirci e a quello che noi possiamo offrire alla vita”

Pete Docter

Quando Joe arriva nell’Ante-Mondo si rende conto che ogni anima ha le proprie personalità e passioni, manca solo l’ultima chiave per la vita: la scintilla. Ma cos’è?

“Hey, alla fine qual era lo scopo di 22?”
“Come, scusa?”
“Sì, ecco… la sua scintilla. Il suo scopo era la musica? La biologia?“
“Noi non assegniamo scopi, come ti è venuto in mente? La scintilla non è lo scopo di una persona”

22 continua a vedere tutte le altre anime che riescono a trovare la propria scintilla e a prepararsi alla vita. Lei non ci riesce, nonostante abbia trascorso centinaia di anni all’Io-Seminario, cercandola perennemente.

Dietro la sua ribellione, il suo sarcasmo e la sua repulsione per la terra, 22 nasconde la paura e la fragilità che solo chi si sente inutile prova.

Ma la scintilla che tanto cerca come uno scopo per vivere, altro non è che quell’istante apparentemente insignificante che ci rende vivi.

Non occorreva una ricerca estenuante, occorreva non cercare affatto perché la scintilla è già in dotazione per ognuno di noi.

Non sei qui per uno scopo, sei qui perché sei tu.

Qual è lo scopo della tua vita? Perché sei al mondo? E se non fossi all’altezza? Cosa ti rende ciò che sei?.

Soul cerca di racimolare tutte le domande esistenziali più frequenti e, piuttosto che trovarci una risposta, ci spiega senza troppe chiacchiere che ci stiamo ponendo le domande sbagliate.

Per questo motivo è probabilmente un film d’animazione più per i grandi che per i piccini.

È il promemoria di cui tutti noi avevamo bisogno: non sei qui per uno scopo, non sei vivo per inseguire il “senso della vita”, sei qui perché sei tu e perché il mondo ha bisogno semplicemente di te e dell’amore che solo tu puoi donare.