Galleria Umberto Di Marino a Napoli

Galleria Umberto Di Marino a Napoli. Storia di una Galleria d’arte nata nel 1994 a Giugliano, trasferitasi a Napoli nel 2005.

Galleria Umberto Di Marino è stata fondata nel 1994 a Giugliano in Campania. La sua storia inizia dunque in periferia e solo nel 2005 si trasferisce a Napoli dove tutt’ora risiede.

Umberto Di Marino si va ad unire alla lunga lista di galleristi italiani ed internazionali che hanno deciso di aprire uno spazio d’arte contemporanea nel cuore della Campania: Napoli.

Si aggiunge alle già citate Studio Trisorio, Galleria Tiziana Di Caro e le molte che nell’ultimo ventennio hanno arricchito il discorso artistico contemporaneo a Napoli.

La galleria, sita in Via Alabardieri 1, è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 16:00 alle ore 20:00.

Storia di una Galleria di periferia

Come detto poc’anzi, la galleria inizia dunque la sua attività nel 1994 a Giugliano.

L’obiettivo iniziale era quello di creare da subito una coesione tra linguaggio artistico (rappresentato dalle attività della Galleria) e la complessa situazione di una periferia come quella giuglianese.

La prerogativa poi del gallerista Umberto Di Marino era dar vita ad un ambiente che potesse favorire: l’interesse alla partecipazione della collettività e il dialogo costante tra gli artisti.

Prima di trasferirsi a Napoli, tra le mostre più importanti proposte dalla Galleria nel periodo vissuto a Giugliano indelebili sono: “Napoli Borderline” di Vettor Pisani, (2001) e “Architetture del colore” di Hidetoshi Nagasawa (2002).

Ad oggi, “…la Galleria Umberto Di Marino ha rafforzato il proprio spirito di ricerca, indirizzando il suo interesse verso un’analisi del rapporto tra architettura, natura, antropologia e stili di vita alternativi. Uno sguardo attento al territorio e il supporto delle istituzioni ha permesso la realizzazione di numerose mostre off-site in luoghi storici della città di Napoli”.

Napoli Borderline di Vettor Pisani e Architetture del colore di Hidetoshi Nagasawa

A Napoli, nel 2014 si è reso omaggio all’intera produzione artistica e la carriera di Vettor Pisani con una retrospettiva al Madre di Napoli. Per comprende a pieno quello che fu l’ inesauribile ideatore di provocazioni linguistiche ed estetiche, costantemente impegnato ad esplorare nuove modalità espressive”.

Negli archivi del Museo d’arte contemporanea di Napoli è possibile recuperare approfondimenti, curiosità ed opere di” Vettor Pisani. EROICA / ANTIEROICA: una retrospettiva“.

La Galleria Umberto Di Marino aveva già nel 2001 presentato l’artista in Campania proprio in periferia. In un contesto perfetto per le opere provocatorie di Pisani. Né è l’esempio “Barca dei sogni” .

Altro importantissimo contributo dato dalla Galleria Umberto Di Marino è stato realizzare la mostra “Architetture del colore” di Hidetoshi Nagasawa.

Morto a 78 anni nel 2018, Hidetoshi Nagasawa è stato performance artist, scultore ed architetto giapponese.

Artista rispettato ed ammirato nel panorama internazionale ha ulteriormente contribuito a quell’amore per l’arte giapponese contemporanea nel mercato d’arte occidentale.

Nel 1978 ha fondato, insieme a Jole de Sanna e Luciano Fabro, la Casa degli artisti a Milano.

credit: MilanoEvents

Nel 2002 è stato poi protagonista della mostra curata dalla Galleria e che ha portato definitivamente all’attenzione di un bacino di fruitori più ampio, l’artista giapponese.

Le sue installazioni sono state ospitate a Napoli in vari periodi e sempre in dialogo perenne con l’architettura storica della città. Né è un esempio le grandi sculture/installazioni dell’artista allestite a Palazzo Reale di Napoli (2019).

Ci sono poi mostre altrettanto importanti che la Galleria ha realizzato a partire dal 2005, anno in cui si trasferisce a Napoli.

Una delle mostre del primo periodo a Napoli fu quella di Marco Raparelli “Il futuro non è più quello di una volta” (2009).

credit: Artribune

La sfida oggi per una galleria d’arte secondo Umberto Di Marino è quella di “realizzare una home-gallery rispondendo a quella prima intuizione di galleria come bene comune”.

Per approfondire: intervista a Umberto Di Marino

Contatti: info@galleriaumbertodimarino.com