GIALLO: storia, curiosità ed usi del colore

di Matilde Maione

Perché negli ultimi tempi è impazzato l’uso del giallo sul web soprattutto da parte dei pubblicisti?, perché sui social gli influenzer, le aziende e più in generale gli utenti utilizzano filtri che hanno come base questo colore?, insomma, perché ci piace così tanto il giallo?.

🟡🟨STORIA DEL GIALLO🟨🟡

Gli antichi egizi sono stati il primo popolo a dedicarsi in modo strutturato e sistematico alla preparazione di colori per la pittura. Il Giallo in particolare era un colore molto importante, associato all’eternità, alla forza e soprattutto al dio Ra, dio del sole, che a partire dalla V dinastia (2510 a.C. – 2350 a.C.) divenne una delle principali divinità dell’Egitto.

Dobbiamo precisare però che il pigmento giallo ocra è tra i primi colori usati nell’arte rupestre preistorica, come ci dimostrano le Grotte di Lascaux nella Francia sud-occidentale risalenti a circa 17500 anni fa.

Tornando agli egizi, i colori erano ottenuti prevalentemente da pigmenti di origine minerale i cui giacimenti erano localizzati in varie zone del paese.

I depositi di ocre si trovavano soprattutto lungo il Nilo nell’Alto Egitto, nel Deserto Orientale e nella penisola del Sinai.

L’ocra gialla (il colore giallo più usato) è una miscela di ossidi di ferro in forma di: “limonite”, “goethite” ed “idroematite”.

Nella Grecia antica e in epoca romana il giallo fu ampiamente usato, spesso associato al rosso, perché essendo colori caldi erano considerati più vicini alla natura umana, rispetto ai freddi blu o verde.

I pigmenti che usavano erano ossidi di ferro, per ottenere quattro varietà di ocra gialla che chiamavano “sil”, l’orpimento (un cristallo di solfuro di arsenico, tossico) e un pigmento giallo a base di piombo, chiamato “spuma argenti” perché ricavato dalle miniere d’argento.

Nefertari che gioca con il Senet, ca. 1320-1200 s.C. (Tomba di Nefertari, Valle dei Re); Casa dei Vettii, Pompei (Fonti: archeokids.it, vesuviolive.it) 

Nell’Europa del Medioevo e del Rinascimento il giallo ebbe fortune e sfortune. Associato al tradimento di Giuda, a malattie, ad invidia, ma anche come colore di buon auspicio, positivo in alcuni paesi, il giallo viene  “riscoperto” come un colore dal valore spirituale dagli artisti.

La potenza del giallo emerse in tutta la sua potenza espressiva dal ‘700 in poi, dapprima con il pittore Turner e poi con Van Gogh che divenne addirittura ossessionato dal giallo, l’unico colore che riusciva a scaldare la sua anima (secondo Gauguin). Per Kandinsky poi il giallo è legato al dinamismo e al calore spirituale e può essere paragonato al suono squillante della tromba.

Wassily Kandinsky, Impression III (Concert) 1911 (Fonte: finestresullarte.info)

🟨ALCUNE CURIOSITÀ SUL GIALLO🟨

Il giallo nella tradizione cinese simboleggia la nobiltà, il rispetto e l’eroismo. Inoltre il colore giallo è legato idealmente alla fondazione stessa del popolo cinese. L’imperatore, considerato fondatore della civiltà cinese fu Huangdi, il cui nome significa letteralmente “Dio Giallo”. Non a caso, per tutte le dinastie che regnarono sulla Cina fino al 1911, il colore imperiale fu il giallo tanto che poteva essere indossato solo dall’Imperatore e dalla sua famiglia e solo gli ospiti illustri venivano accolti su un tappeto di questo colore.

Imperatori della dinastia Qing che governarono tra il 1616 e il 1912 (Fonte: superprof.es)

Pochi sanno che Van Gogh era affetto da xantopsia, una distorsione della percezione che gli faceva vedere il mondo intorno più giallo della realtà e questo spiegherebbe l’ossessione per il colore che caratterizzava i suoi quadri.

Van Gogh non fu il solo pittore ad utilizzare ossessivamente il giallo cromo, ma molti altri artisti del tardo XIX secolo se ne servivano, come gli impressionisti Seraut, Pissarro, Manet e Reinoir. Ma la vera curiosità è che recenti studi hanno dimostrato che il giallo che vediamo oggi non è della stessa tonalità che appariva agli occhi di questi artisti, in quanto la scarsa stabilità chimica e fotochimica di questa tinta ha portato ad un imbrunimento del colore rendendolo meno brillante e molto più scuro, virando verso il marrone. Quindi agli occhi di questi artisti il giallo cromo appariva molto più acceso e brillante. 

Campo di grano con mietitore sotto il sole, Vincent Van Gogh (Fonte: pinterest.it)

Tra gli evidenziatori, il giallo è quello più popolare perché è il più chiaro e quando un testo evidenziato in giallo viene fotocopiato, la sottolineatura non si vede sulla copia.

GIALLO NAPOLI: ricco di sfumature cromatiche, è l’emblema della nostra città. Probabilmente questo colore giunse a Napoli tramite i mercanti di Alessandria d’Egitto nel I sec. a.C. che si stabilirono nell’area di Piazzetta Nilo.

Un colore molto amato e versatile se non addirittura indispensabile sulla tavolozza di molti pittori e che ha visto la sua evoluzione con gli Impressionisti, celebrato e consacrato nelle mani di Paul Cézanne, Matisse, Gauguin, dai Fauves, Mirò, Kandinsky, e anche in alcune composizioni di William Turner. Il Giallo a Napoli è sinonimo di “Faccia Gialla” ovvero al busto reliquiario di San Gennaro, alle Ginestre del Vesuvio decantate da Leopardi, alle pietre del Tufo Giallo e ai limoni della nostra terra. È entrato di diritto nei dizionari, nei manuali di storia dell’arte, nei volumi di storici e cultori. 

Joseph Mallord William, L’incendio delle Camere dei Lord e dei Comuni, 1835 (Fonte: historiaproject.com)

🟨USI ED EFFETTI DEL GIALLO 🟨

Questo colore è il simbolo della luce del sole, dell’estate, dell’energia e dell’attività intellettuale. È un colore stimolante e viene spesso utilizzato in ambito scolastico o nel design delle camerette per bambini.

Per la sua capacità di attirare l’attenzione viene molto utilizzato nella segnaletica stradale che associato al nero significa pericolo o nel semaforo richiama alla prudenza. E dei taxi e scuolabus americani non ne parliamo? Diciamo che attirano molto l’attenzione e dite la verità, anche tra di voi c’è qualcuno che sogna di fermare un taxi a New York o che l’ha fatto.

Ma, al contrario del giallo vivo, la sua variante più opaca simboleggia slealtà, infedeltà, tradimento, gelosia, inganno, perfidia, decadimento, malattia (es. la bandiera gialla sulle navi segnala un’epidemia a bordo) ecc…

Mentre il giallo dorato simboleggia sacralità, divino, lusso, gloria e successo.

Nel marketing è un colore molto utilizzato in particolari contesti in cui si vuole attirare l’attenzione o distoglierla da qualcos’altro. Viene usato per trasmettere un’idea di dinamicità, vitalità e stimolazione del pensiero, ma non viene quasi mai utilizzato per brand di lusso e prestigiosi perché l’adulto percepisce questo colore come infantile e poco stabile.

Infine degli studi psicologici hanno affermato che le persone che prediligono questo colore sono estroverse, gioiose, aperte alle novità e possiedono un’estrema vitalità.

Fonti ed Approfondimenti:

flobidesign.it, hisour.com, grandenapoli.it, benesseresalute.net, cultura.biografieonline.it)

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