Piccoli atti di gentilezza:Chocolate

La serie tv sud coreana su Netflix che aiuta a ricordare perché il mondo si regga su piccoli atti di gentilezza. Chocolate unisce amore per la cucina e il senso della vita.

“La nostra storia termina qui,

ma sappiamo che questa non è la fine.

A un certo punto ci perderemo di nuovo,

e momenti di sconforto ci faranno cadere lungo il cammino.

Ma finché avremo speranza, niente al mondo

potrà sconfiggerci.

Lo terremo a mente costi quel che costi.

A tutti coloro che adesso camminano al mio fianco.

Grazie!”

Non c’è atto d’amore più sincero di quello del preparare un pasto.

Moltissime sono le serie tv asiatiche ed in particolare sud coreane in cui ci sono le immancabili battute:

 

“Hai mangiato?”

 

Oppure l’usanza di elaborare un bacchetto commemorativo di piatti per l’anniversario di morte di un parente. Infatti, di solito all’interno di un kdrama ci sarà sempre una o più di una scena nel quale un personaggio onora la memoria di un parente versandogli dell’alcol oppure offrendogli un piatto.

 

Questo perché per la cultura sud coreana il cibo è importantissimo in termini sociali. Lo è per moltissimi fattori.

In una società dove “conoscersi” è molto difficile, in un contesto nel quale i giovani sono impegnati con il percorso di studio (rigidissimo e pieno di corsi extracurricolari, test ed attività da inserire nel curriculum per accedere a prestigiose università) e gli adulti con il difficile e competitivo mondo del lavoro, riunirsi a tavola per i pasti è fondamentale per la “sociabilità” e per combattere l’enorme stress psicologico a cui sono soggetti i coreani.

Altro fattore è sicuramente quello storico e cioè l’evolversi ed il progredire di questa nazione che ha portato anche ad un arricchimento di prodotti sulla tavola dei coreani (la cucina coreana all’inizio era povera di ingredienti). Per questo i coreani sono attentissimi a delle particolari tradizioni che riguardano appunto il cibo e l’offerta di quest’ultimo in determinate situazioni sociali (in questo si avvicinano moltissimo alle tradizioni tipiche napoletane).

 

Per chi è a digiuno del mondo dei kdrama e ne recupera uno qualsiasi, la cosa che prepotentemente salta all’occhio è la frequenza con la quale i personaggi interagiscono tra loro davanti a del cibo a qualsiasi ora del giorno e della notte (discorso a parte va fatto per le “bevute”).

Il kdrama “Chocolate” scritto da Lee Kyung-hee è una storia dolceamara nella quale ingredienti quali la nostalgia, i rimpianti, i problemi, la drammaticità della vita e del tempismo “bastardo” vengono equilibrati dai sapori dell’altruismo, del buonsenso, dell’amore verso l’altro e dalle piccole gioie quotidiane che rendono la ricetta Chocolate vincente.

TRAMA

Targato Jtbs il drama segue le vicende di Lee Kang, un neurochirurgo che un tempo aveva il sogno di diventare uno chef e di Moon Cha-Young una donna chef di talento con una storia familiare difficile ed un trauma da elaborare. I due si conoscono già o per meglio dire il ricordo che li lega è quello di Cha-Young e del suo essere diventata una chef perché…

Chocolate viene inserito nel genere romantico ma non fatevi ingannare questa è una storia che vuole soprattutto far riflettere su un argomento scottante in patria quanto attuale per noi occidentali e cioè il fine vita.

Infatti la coppia di protagonisti dopo alcune vicende rocambolesche si troveranno a lavorare all’interno di una struttura ospedaliera che ospita tutti quei pazienti con malattie terminali. Lei verrà assunta all’interno della mensa mentre lui, “esiliato” dall’ospedale centrale a questa struttura (per motivi legati alla sua famiglia), dovrà affrontare soprattutto la pressione psicologica data dallo svolgere il mestiere di medico nel contesto particolare e delicato di questo ospedale.

Importantissime ai fini della trama sono le ricette ed i vari piatti (tutti legati a dei particolari pazienti e le loro storie) che vengono di volta in volta preparati da Cha-Young; come quello che elaborerà per il migliore amico di Lee Kang nonché figlio del direttore dell’ospedale ed in particolare la ricetta di un dolce attorno a cui ruota il passato dei due protagonisti (funge anche da titolo al drama).

Inoltre la sceneggiatura di questa serie (dunque non solo le due linee narrative dei personaggi principali ma anche i “casi” che, di volta in volta accompagnano i due protagonisti verso nuove consapevolezze) presenta una forza ed una chiarezza nel far capire a chi la guarda la finalità, il messaggio dell’intero drama.

Tutto, dai personaggi, alle storie principali e quelle di contorno impongono profonde riflessioni allo spettatore.

Forse la cosa più preziosa che questo kdrama ci offre è la consapevolezza, il soffermarsi a pensare alla morte e dunque la delicata e profonda domanda:

 

Cosa ne stai facendo del tuo tempo?

 

 

Cosa lascerà questo prodotto culturale a chi lo guarderà?

Sicuramente la voglia di affrontare la vita prendendola a morsi e forse anche la voglia di riprodurre qualche ricetta presente nella storia.

RICETTE DI CHOCOLATE

La prima ricetta è legata alla storia di una ceramista (paziente dell’ospedale), il cui passato è legato anche ad uno dei personaggi del main cast. Ad un certo punto della storia, Cha- Young prepara per lei una variante della ricetta della cucina tradizionale sud coreana e cioè il Kimbap.

Altro piatto che è un classico della cultura tradizionale culinaria sud coreana è il Dak Gomtang molto importante ai fini della trama per quanto riguarda un paziente dell’ospedale.

Ducis in fundo ecco la ricetta più importante del kdrama. Attorno a questa ricetta ruota tutto il kdrama nonché il significato che ha il cioccolato nella vita dei due protagonisti della serie. Non a caso infatti, il nome del kdrama è appunto Chocolate (il titolo originale è 초콜릿 / Chokolit). I due protagonisti prepareranno una variante di questo dolce in due tempi diversi all’interno del kdrama.

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